24 settembre 1842…
La basilica di S. Marco risuonava dei canti gregoriani. Erano i seminaristi a cantare, ed erano tanti e bravi. Del giorno della mia ordinazione sacerdotale ricordo soprattutto quando, steso a terra, insieme ai miei 23 compagni, mentre su di noi si invocavano tutti i santi, io piangevo. Sì, perché avevo avuto paura che non arrivasse mai quel giorno. Ero stato molto malato. Credevo di morire, parlavano di tubercolosi, o di mal di cuore, sputavo sangue. Avevo domandato intensamente a Maria, mia dolcissima Madre, di ottenermi il dono dell’ordinazione sacerdotale e di celebrare una S. Messa, una sola. Ed ero lì. Lasciai passare nel cuore e nella mente i volti amati dei miei genitori e fratelli, dei sacerdoti guida della mia anima, […] del patriarca Jacopo Monico che mi aveva sempre incoraggiato e che tra poco mi avrebbe consacrato sacerdote… E rivedevo le mie parrocchie di Venezia: i Frari, S. Pantaleone dove eravamo passati più volte cambiando di casa. E sognavo: se mi vuoi sacerdote, eccomi pronto per te e per tutti quelli che mi affiderai.
Ogni chiamata di Dio è un dono immenso per la persona che la riceve e per chi le sta intorno. Basti pensare ai frutti di amore e di bene che sono scaturiti dalla risposta fedele del Beato Luigi!!! Affidiamo oggi alla sua intercessione tutte le nostre necessità, e chiediamogli in particolare che i giovani chiamati a un cammino di speciale donazione siano coraggiosi e generosi nel rispondere con fiducia al Signore.
Momento di silenzio.
Padre Nostro…
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.