Progetto didattico: la commedia di Plauto

Il teatro: straordinario strumento didattico, sottovalutato o addirittura ignorato nei programmi scolastici

Il primo febbraio nell’aula magna della nostra Scuola, nell’ambito della Giornata delle Lingue, gli studenti della classe Liceo Scientifico SITE+ hanno presentato una breve messa in scena tratta da una delle commedie più famose di Tito Maccio Plauto, l’Aulularia (La commedia della pentola), recitando in latino e in italiano.

Dopo aver affrontato lo studio dell’autore e le sue opere con la docente di latino, il progetto teatrale ha preso avvio in autunno, il giorno 11 novembre, con una prima autorevole lezione da parte del commendator Sergio Ammirata (attore, regista, autore e direttore artistico della Compagnia La Plautina presso il Teatro Anfitrione, creato da lui nel 1976), e del dott. Henos Palmisano, direttore Centro studi teatrali UILT Lazio: gli allievi hanno potuto apprendere, in meno di un’ora, preziosisuggerimenti e tecniche basilari su come si debba recitare a teatro e soprattutto nelle commedie di Plauto.

Il dott. Palmisano ha collaborato attivamente sia all’adattamento del testo, sia alla regia e, cosa straordinaria, già sin dalle prime prove, sono stati gli allievi stessi, con grande entusiasmo, a modificare in meglio la stesura definitiva della sceneggiatura sia quella in latino, che quella in italiano.

L’intuito di creare una liaison con la classe di francese del Liceo Linguistico Europeo, guidata dalla prof.ssa Giulia Renzi, ha portato i risultati sperati: gli studenti hanno recitato in lingua originale la scena gemella de L’Avare di Molière, sottolineando con una breve didascalia le analogie e le differenze con la commedia di Plauto.

Lo spettacolo è stato arricchito dall’esibizione di due danzatrici, Elena (3° Liceo Linguistico Europeo) e Benedetta (1° Liceo Scientifico SITE+) in una coreografia creata ad hoc dalla prof.ssa Lorella Masala, con la musica di E. Satie, Gymnopédie. Per questi giovani adolescenti è stata l’occasione di immedesimarsi in altre persone, così da interpretare i sentimenti dei personaggi e allo stesso tempo conoscere e dominare le proprie emozioni.

Potrà un giorno il teatro entrare stabilmente come materia didattica nelle scuole italiane? È auspicabile perché l‘esperienza euforica del teatro fa crescere!

prof. Michela Marconi

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