Oggi è la Giornata Mondiale del rifiuto della miseria.
A promuovere l’idea alla base della giornata è Joseph Wresinski. Nato in una famiglia povera e cresciuto in Francia, nel 1946 viene ordinato sacerdote. Nel 1956 raggiunge un campo di senza tetto: 252 famiglie. Vivrà tutta la sua esistenza al servizio degli esclusi.
“Sono stato ossessionato dall’idea che queste famiglie non sarebbero uscite dalla miseria anche per molto tempo se qualcuno non le avesse accolte nel loro insieme, in qualità di popolo. Mi sono ripromesso che se fossi rimasto, avrei fatto in modo che potessero salire i gradini del Vaticano, dell’Eliseo, dell’Onu”.
In lui si radica una consapevolezza. “Non è tanto di cibo o di vestiti che questa gente aveva bisogno. Ma di dignità, di non dipendere più dal ben volere altrui”. Poiché “la miseria è opera degli uomini e solo gli uomini posso distruggerla”. (da spazio50.org)
Parola chiave
Dignità
Riflessione
All’inizio di questa settimana missionaria, rivolgiamo un pensiero alle persone bisognose, che vivono uno stato di necessità materiale e spirituale. Oltre che di pregare per loro, possiamo proporci di aiutare in modo concreto, con un piccolo gesto, contribuendo insieme come classe a uno dei progetti che le suore figlie di san Giuseppe promuovono nelle missioni in Kenya o nelle Filippine (confronta la pagina successiva).
Buona settimana missionaria!
Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.