Riflessione del 16 gennaio 2024

Oggi ci mettiamo alla scuola di san Giuseppe, “padre nella tenerezza”

Giuseppe vide crescere Gesù giorno dopo giorno «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). Come il Signore fece con Israele, così egli “gli ha insegnato a camminare, tenendolo per mano: era per lui come il padre che solleva un bimbo alla sua guancia, si chinava su di lui per dargli da mangiare” (cfr Os 11,3-4). Gesù ha visto la tenerezza di Dio in Giuseppe: «Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono» (Sal 103,13). Giuseppe avrà sentito certamente riecheggiare nella sinagoga, durante la preghiera dei Salmi, che il Dio d’Israele è un Dio di tenerezza, [11]  che è buono verso tutti e «la sua tenerezza si espande su tutte le creature»
(Papa Francesco, Patris Corde)

Parola chiave
Tenerezza

Riflessione
Se perfino Gesù, da bambino, nella sua umanità apprese la tenerezza di Dio Padre vedendola
in colui che gli insegnava a camminare, possiamo immaginarci la straordinarietà della
dolcezza dell’amore di san Giuseppe.
Per questo, affidiamoci oggi a Lui per le nostre necessità, per imparare a educare e a essere
educati dagli altri, e soprattutto da Dio.

Preghiera

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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