La storia bella di oggi è l’anniversario di una ricostruzione… miracolosa

 A fine novembre del 1999 fa fu riaperta la Basilica di Assisi, dopo il terremoto di due anni prima. All’inaugurazione erano tutti col naso all'insù ad ammirare le volte ricostruite, i preziosi affreschi dei santi e l'intera decorazione pittorica murale riportati allo stato originario.

Un miracolo reso possibile da un'equipe di operai, restauratori, storici dell'arte e volontari che hanno lavorato per 800 giorni al «cantiere dell’utopia», così come l’hanno ribattezzato gli osservatori di tutto il mondo.

L’impresa ha avuto inizio pochi giorni dopo i drammatici crolli del 26 settembre 1997, che hanno visto collassare la volta di Cimabue e gli affreschi della prima campata (tra cui alcuni attribuiti a Giotto) e in cui hanno perso la vita quattro persone impegnate in un sopralluogo della struttura.

Dopo il certosino recupero di 300mila frammenti di affresco, è partita l'opera di ricostruzione costata complessivamente 72 miliardi di lire (corrispondenti agli attuali 37 milioni di euro) e portata a termine in anticipo rispetto ai tempi prefissati.
All'inaugurazione di vent’anni fa seguirono altri interventi di ripristino delle decorazioni pittoriche, tra cui la Vela di San Girolamo nel 2002 e quella di San Matteo nel 2006.

Idea forza
Ricominciare si può!

Riflessione

A volte nella vita si prendono brutti colpi. Ci sono eventi che ci possono ferire, ci possono fare male e mettere alla prova la nostra resistenza. La storia bella di oggi ci invita a non perdere la speranza. Anche se tutto sembra essere andato in pezzi, con un po’ di pazienza e con amore si possono sanare le ferite più profonde. Per farlo, però, abbiamo bisogno di un Amore più forte della morte e del dolore. Quell’Amore ce lo offre Dio ogni giorno. In un momento di silenzio, puoi pregare e chiedere a Dio consolazione, aiuto e forza per sanare una o più situazioni che hai molto a cuore.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Abbiamo festeggiato la solennità di Cristo Re!

Questa festa conclude l’anno liturgico della Chiesa. È una festa bellissima perché ci mostra il modo in cui agisce Gesù Cristo, Dio di amore, che vince il mondo dando la propria vita sulla Croce, e che da essa regna non dando ordini, ma servendo umilmente ogni persona.

Per questo, nel Vangelo abbiamo ascoltato che Cristo Re, «quando verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria». E allora sarà il Giudizio Universale. E il metro di questo giudizio non saranno i nostri errori, ma l’Amore che avremo donato…

Dal Vangelo secondo Matteo

Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

Idea forza
Al tramonto della vita, sarai giudicato sull’Amore (San Giovanni della Croce)

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Domani sarà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Questa commemorazione è stata istituita in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano domenicano Rafael Trujillo (1930-1961) (www.onuitalia.it). 

Parola chiave
Donna

Riflettiamo con le forti parole di papa Francesco

«La rinascita dell’umanità è cominciata dalla donna. Le donne sono fonti di vita. Eppure sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo. Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!»

In un momento di silenzio offriamo il nostro impegno personale e la nostra preghiera a Maria, la giovane Donna che dicendo sì a Dio, ha permesso che l’umanità fosse riconciliata dal Figlio suo.

Ave Maria, piena di grazia…

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi ci lasciamo interrogare dal Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse una parabola […] «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d'oro, dicendo: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". […] Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate dieci". Gli disse: "Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città".
Poi si presentò il secondo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate cinque". Anche a questo disse: "Tu pure sarai a capo di cinque città".
Venne poi anche un altro e disse: "Signore, ecco la tua moneta d'oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato". Gli rispose: "[…] Perché non hai almeno consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi". Disse poi ai presenti: "Toglietegli la moneta d'oro e datela a colui che ne ha dieci".

Idea forza
Ogni regalo ricevuto è un invito a donarsi

Riflessione

Quante benedizioni, opportunità e regali riceviamo per amore di chi ci sta accanto! Ora, ogni dono, ogni talento che abbiamo racchiude in sé la missione di farlo fruttare per il bene del prossimo. Se ci pensi, già solo condividere una gioia con le persone a cui vuoi bene può innescare un cambiamento qualitativo nella vita quotidiana di ognuno.

In un momento di silenzio, proviamo a renderci conto almeno di tre di queste realtà positive che abbiamo ricevuto nella nostra vita, o in questi giorni… gioiamo in cuor nostro di questo bene, proviamo a vivere la gratitudine con chi ce l’ha dato, e anche con Dio, se abbiamo la grazia della Fede in Lui… riconoscersi beneficiari di un regalo che in fondo non abbiamo meritato, riempie il cuore del desiderio libero di amare con uguale generosità disinteressata!

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Domani si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. 

A New York, il 20 novembre 1989, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, che enuncia i diritti fondamentali da riconoscere e garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine del pianeta.

 I principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza sono quattro: non discriminazionesuperiore interesse (l'interesse dei bambini e delle bambine deve avere la priorità); diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo; ascolto delle opinioni del minore.  

Idea forza
Il più debole ti appartiene

Riflessione

Come cristiani, come cittadini, come esseri umani, siamo chiamati a rispettare la dignità di ogni essere umano. 

La giornata di oggi ci ricorda, in un mondo che spesso ragiona solo con il criterio del profitto e dell’utilità, che un cuore saggio e nobile riconosce negli esseri umani più indifesi il bene più prezioso dell’umanità. Come diceva Madre Teresa di Calcutta, riferendosi al dramma dell’aborto in un discorso all’ONU, se non rispettiamo la dignità dell’indifeso per eccellenza, “non c’è più niente che impedisca a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

Puoi pregare, in un momento di silenzio, per tutti i bambini e gli adolescenti che soffrono ingiustamente.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è la Giornata Internazionale della tolleranza
La ricorrenza di oggi è stata indetta nel 1995 dall’ONU su iniziativa dell’UNESCO, i cui stati membri adottarono la “Dichiarazione dei Principi sulla Tolleranza”.

Idea forza
Tolleranza non è disinteresse

Riflessione

“No man is an island”, scriveva un grande poeta inglese. Siamo legati tutti gli uni agli altri da un vincolo profondo. Se non riconosciamo questo, se iniziamo ad agire come particelle indipendenti, non costruiremo insieme una strada nuova, come scuola e come società. Per questo, il valore della tolleranza non può essere confuso con il “menefreghismo”, il disinteresse verso il prossimo: tutt’altro! Tollerare davvero è invece riconoscere chi mi sta accanto come un bene assoluto per la sua dignità di persona umana, di figlio di Dio, al di là di ogni suo errore. E se vedo in lui o in lei delle imperfezioni (tutti ne abbiamo), non voltiamoci dall’altra parte con la scusa che siamo tolleranti… Approfittiamo piuttosto della stupenda possibilità di un «vero riconoscimento dell’altro, che solo l’amore rende possibile e che significa mettersi al posto dell’altro per scoprire che cosa c’è di autentico, o almeno di comprensibile, tra le sue motivazioni e i suoi interessi» (papa Francesco). Prova a fare un piccolo esame di coscienza su questo punto… e iniziamo il cammino di questa giornata!

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Giovedì 9 Novembre abbiamo ospitato la professoressa Laura Ottini,  professore ordinario del Dipartimento di Medicina Molecolare  dell’Università di Roma “La Sapienza” e ricercatrice AIRC. Gli  studenti delle classi Quarte e Quinte del Liceo Linguistico e  Scientifico hanno potuto così scoprire  cosa vuol dire “fare ricerca” in ambito oncologico. Due studentesse tesiste nel laboratorio della  professoressa, hanno illustrato ai ragazzi l’iter necessario per diventare ricercatore, fornendo informazioni utili per l’orientamento post-diploma.
La professoressa Sara Caldarola, docente dell’istituto, ha introdotto il seminario della professoressa Ottini illustrando cosa è AIRC, in che modo sostiene i progetti di ricerca in Italia e raccontando la sua  storia personale di ex paziente oncologica e testimonial AIRC.

Oggi ricordiamo San Leone “Magno”, grande perché seppe affidarsi a Dio!

Leone, nato in Toscana alla fine del IV secolo, ricevette un’educazione molto accurata, come si può dedurre anche dalle sue opere. Nel 440, alla morte di papa Sisto II, venne chiamato a sostituirlo. Il periodo del suo pontificato fu caratterizzato da forti instabilità politiche e da gravi conflitti dottrinali per le antiche risorgenti eresie

 Leone si prese pure la cura materiale dell'Italia e di Roma, e quando l'imperatore e l'esercito, impotenti a frenare le orde del Flagello di Dio, Attila, fuggivano impauriti, il santo Pontefice, affidandosi all’aiuto di Dio, si recò sulle rive del Mincio e fece retrocedere il fiero conquistatore. 

Questa forza morale per cui Leone s'imponeva perfino agli imperatori più crudeli, era l'effetto della sua umiltà, della sua carità e della sua dolcezza, che lo facevano amare e rispettare non solo dal popolo, ma dai principi e dagli imperatori, dai barbari e persino dagli stessi eretici. (da www.chiesadimilano.it

Idea forza

La forza di affidarsi

Riflessione

Di fronte alle difficoltà della vita, è importante darsi sempre da fare per superarle. Oggi impariamo da san Leone Magno un atteggiamento importante da coltivare nel quotidiano: di fronte ai nostri limiti è importante essere umili, accettare che non siamo perfetti e chiedere aiuto alle persone giuste, di cui vale la pena fidarsi! Se il nostro impegno è sempre personale, questo non vuol dire che debba essere solitario. Impariamo ad affidarci, e allo stesso tempo ad aiutare chi si affida a noi.

Riflettiamo in un momento di silenzio. Nella preghiera, possiamo chiedere anche a Dio una fede più forte in Lui, che è l’Amico di cui possiamo fidarci in ogni momento della nostra vita.

Momento di silenzio.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è festa per la nostra Chiesa di Roma: è l’anniversario della nostra cattedrale, san Giovanni in Laterano!

Ci passiamo così spesso davanti, e forse non ci rendiamo conto del suo significato, di cui, come romani, dovremmo essere fieri! Cominciamo con un po’ di storia…

Quando l’imperatore romano Costantino si convertì alla religione cristiana, fece aggiungere al palazzo del Laterano una chiesa, la prima, per data e per dignità, di tutte le chiese d’Occidente. Essa è ritenuta madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe. Consacrata da papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore, nel corso del XII secolo, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; per questo la basilica si chiama San Giovanni in Laterano. (da www.lachiesa.it

Parola chiave

Comunione

Riflessione 

La chiesa di san Giovanni è “Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum mater et caput”, come scritto alla sua entrata, cioè Madre di tutte le chiese di tutto il mondo. Per questo «la festa d’oggi ci invita a meditare sulla comunione, […] ci stimola a impegnarci perché l’umanità possa superare le frontiere dell’inimicizia e dell’indifferenza, a costruire ponti di comprensione e di dialogo, per fare del mondo intero una famiglia di popoli riconciliati tra di loro, fraterni e solidali.» 

Proviamo a pensare in un momento di silenzio a quale può essere il nostro contributo a costruire questi ponti di accoglienza. Preghiamo in particolare per la nostra Chiesa di Roma e per il suo Vescovo: Papa Francesco.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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