La storia bella di oggi… dal libro del Profeta Isaia

Dal libro del Profeta Isaia

Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno.

Parole chiave

Preparate la via

Riflessione

Cosa vuole dire il profeta Isaia con queste immagini?

Il Natale è Dio che si fa uomo. È Gesù che nasce. È Gesù che viene incontro a te, perché tu sei importante per Lui! E sei così importante, che rispetta totalmente la tua libertà. Lui busserà alla porta della tua vita e solo se tu Gli aprirai la porta, Lui entrerà per cenare con te.

Ecco: Lui viene, ma per incontrarlo è necessario che tu gli faccia spazio, che metta a posto i sentieri a volte accidentati del cuore, perché possa giungere fino a te. In un momento di silenzio, prova a individuare un aspetto della tua vita che potrebbe intralciare che il Natale si realizzi in te, e chiedi aiuto a Dio per affrontarlo.

Momento di silenzio.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Domenica festeggiamo l’Immacolata! Maria è la giovane donna che vivendo pienamente la libertà ha cambiato la storia 

 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

Parola chiave
Eccomi!

Riflessione

 Come possiamo fare del mondo in cui viviamo un posto più bello? In cosa possiamo poggiare la nostra speranza?

La risposta ce la offre una ragazza di circa 15 anni che circa 2000 anni fa, di fronte a qualcosa di impossibile alla mente umana, ebbe un coraggio e una generosità immensa. Cosa fece? Una cosa molto semplice: rispose “Sì! Eccomi!” a quel Dio di cui si fidava con tutta se stessa! Perché Dio, che rispetta la tua libertà, non potrà fare della tua vita la meraviglia che ha in mente senza il tuo sì generoso. E questo mondo ha bisogno del contributo di ognuno di noi.

Per questo, in un momento di silenzio, prova a chiedere a Dio di avere una fiducia come quella di Maria, per permettere che Gesù nasca nel tuo cuore in questo Natale. Buona festa dell’Immacolata!

Ave Maria, piena di grazia…

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi… è una ricorrenza. Oggi è la Giornata internazionale del volontariato

È un’occasione per ricordare la bellezza di tutte quelle persone che, spesso senza ostentarlo, dedicano tempo e fatica gratuitamente, donandosi per aiutare il prossimo. Anche nella nostra scuola sono numerose le iniziative che vanno in questa direzione! 

Parola chiave

Donarsi

Riflessione

“Il donare non si identifica con l’azione del regalare perché può dirsi tale solo se è dare sé stessi, non può ridursi a mero trasferimento di una proprietà o di qualche oggetto. Donare è qualcosa di più del regalare… questo perché contiene il dono di sé e suppone il desiderio di stabilire un legame.

Il dono è, quindi, prima di tutto riconoscimento reciproco, che è il carattere indispensabile del legame tra persone. Nel dono c’è il riflesso dell’amore di Dio, che culmina nell’incarnazione del Figlio Gesù e nella effusione dello Spirito Santo”. (Papa Francesco)

Forse stai già pensando a quali regali fare per Natale. Hai pensato anche come ti puoi donare un po’ di più alle persone cui vuoi bene? Puoi pensarci adesso, in un momento di silenzio…

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi apriamo il nostro cuore alla speranza dell'Avvento

Dal libro del profeta Isaia

In quel giorno,
preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande,
un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati. [...]

Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l'ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.

E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,
poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».

Parole chiave

Speranza

Riflessione

Nei momenti difficili e oscuri è difficile pensare che tornerà la luce. Per questo il profeta Isaia ci invita a camminare verso il Natale, verso Dio che viene a noi; ci sprona a credere che Egli sarà capace di consolare ogni ferita, che vuole condividere con noi quella Gioia che già pregustiamo nei momenti di amore in questa vita, e che sarà perfetta quando Lui tornerà.

Preghiamo che questa speranza grande colori questo Avvento, a partire da questa mattinata.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è la giornata internazionale delle persone con disabilità. Perché essere vulnerabili non ti impedisce di essere felice, ma ti apre alla dimensione dell’amore

Riflettiamo sulle parole di papa Francesco a proposito di chi soffre di disabilità:

 “Eppure, a livello culturale permangono ancora espressioni che ledono la dignità di queste persone per il prevalere di una falsa concezione della vita. Una visione spesso narcisistica e utilitaristica porta, purtroppo, non pochi a considerare come marginali le persone con disabilità, senza cogliere in esse la multiforme ricchezza umana e spirituale. È ancora troppo forte nella mentalità comune un atteggiamento di rifiuto di questa condizione, come se essa impedisse di essere felici e di realizzare sé stessi. Lo prova la tendenza eugenetica a sopprimere i nascituri che presentano qualche forma di imperfezione. In realtà, tutti conosciamo tante persone che, con le loro fragilità, anche gravi, hanno trovato, pur con fatica, la strada di una vita buona e ricca di significato. Come d’altra parte conosciamo persone apparentemente perfette e disperate! D’altronde, è un pericoloso inganno pensare di essere invulnerabili. Come diceva una ragazza che ho incontrato nel mio recente viaggio in Colombia, la vulnerabilità appartiene all’essenza dell'uomo.

La risposta è l’amore: non quello falso, sdolcinato e pietistico, ma quello vero, concreto e rispettoso. Nella misura in cui si è accolti e amati, inclusi nella comunità e accompagnati a guardare al futuro con fiducia, si sviluppa il vero percorso della vita e si fa esperienza della felicità duratura.”

Papa Francesco

Idea forza

Nella vulnerabilità sperimentiamo in modo vivo l’amore

Riflessione

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi… Qualcuno sta venendo tra noi!

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Parola chiave

Vegliare

Riflessione

…E se la LIM esponesse in un momento della mattinata i numeri che usciranno al Superenalotto, tu usciresti dalla classe per andare in bagno, o staresti con gli occhi incollati aspettando il momento giusto? E se una ragazza sapesse che oggi le passerà davanti “il principe azzurro”, pensi che vivrebbe questa giornata pensando alle preoccupazioni quotidiane, o attenta a capire di chi si tratterebbe?

Ecco, l’Avvento, che è cominciato ieri, è un periodo di attesa attenta, perché qualcosa di bello si sta avvicinando alla nostra Vita:  sta venendo Qualcuno che può cambiarla in meglio, ma che non può farlo senza il tuo aiuto. Il gesto che possiamo essere in atto è questa attesa attenta: vegliare.

In un momento di silenzio puoi chiedere a Dio aiuto per vivere queste settimane di preparazione al Natale, facendo anche un proposito personale.

Momento di silenzio.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi ricordiamo una donna che ha lottato per la dignità dei rifiutati: Dorothy Day

 Dorothy Day Nasce nel 1897 e incontra fin da giovane il mondo della povertà, andando a vivere con la famiglia - di credo protestante, ma non praticante - nel quartiere più povero di Chicago. Ribelle, anticonformista e combattiva, diventa giornalista e si batte per i diritti dei lavoratori e per il benessere di poveri e diseredati. Una scelta dolorosa sconvolge la sua vita, traghettandola verso la conversione: rimasta incinta di un giovane collega, decide di abortire e viene abbandonata da quest’uomo. Tormentata dal rimorso, accoglie come un miracolo una seconda gravidanza. Dopo molte vicissitudini il 28 dicembre 1928 entra nella Chiesa Cattolica, che lei riconosce come «la Chiesa degli immigrati, la Chiesa dei poveri», cioè la concretizzazione dei suoi ideali di vita.

Nel 1932 un’ulteriore svolta alla sua vita arriva dal suo incontro con Peter Maurin, un fervente cattolico che ha il sogno di realizzare una rivista che affronti temi sociali alla luce del Vangelo. Nasce così il mensile “The Catholic Worker”, che, appena un anno dopo, non solo raggiunge le centomila copie, ma diventa un punto di riferimento per senzatetto, poveri e bisognosi, che chiedono al giornale di tradurre in pratica i suoi principi ispiratori. L’appartamento di Dorothy, nel cuore di New York, è la prima di tante case di ospitalità e “The Catholic Worker” diventa così un movimento.
Nelle sue “case famiglia” Dorothy accoglie di preferenza i clandestini e i rifiutati dalle altre organizzazioni: «Vivono con noi, muoiono con noi e diamo loro una sepoltura cristiana, preghiamo per loro dopo che sono morti. Una volta che sono accolti diventano membri della famiglia». Tutta la vita di Dorothy è abitata dai poveri e dai loro bisogni; papa Giovanni Paolo II la stima e la segue con affetto e, malata e incapace di spostarsi, riceve anche la visita di Madre Teresa di Calcutta, che la considera membro del suo ordine. Dorothy, nota anche come “l’anarchica di Dio” per l’estremismo di certe sue posizioni e per la radicalità delle sue scelte di vita, muore il 29 novembre 1980. (da «sulla Tua Parola»).

Idea forza

La Rivoluzione dell’Amore

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi. Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi è l’anniversario di una ricostruzione… miracolosa

 A fine novembre del 1999 fa fu riaperta la Basilica di Assisi, dopo il terremoto di due anni prima. All’inaugurazione erano tutti col naso all'insù ad ammirare le volte ricostruite, i preziosi affreschi dei santi e l'intera decorazione pittorica murale riportati allo stato originario.

Un miracolo reso possibile da un'equipe di operai, restauratori, storici dell'arte e volontari che hanno lavorato per 800 giorni al «cantiere dell’utopia», così come l’hanno ribattezzato gli osservatori di tutto il mondo.

L’impresa ha avuto inizio pochi giorni dopo i drammatici crolli del 26 settembre 1997, che hanno visto collassare la volta di Cimabue e gli affreschi della prima campata (tra cui alcuni attribuiti a Giotto) e in cui hanno perso la vita quattro persone impegnate in un sopralluogo della struttura.

Dopo il certosino recupero di 300mila frammenti di affresco, è partita l'opera di ricostruzione costata complessivamente 72 miliardi di lire (corrispondenti agli attuali 37 milioni di euro) e portata a termine in anticipo rispetto ai tempi prefissati.
All'inaugurazione di vent’anni fa seguirono altri interventi di ripristino delle decorazioni pittoriche, tra cui la Vela di San Girolamo nel 2002 e quella di San Matteo nel 2006.

Idea forza
Ricominciare si può!

Riflessione

A volte nella vita si prendono brutti colpi. Ci sono eventi che ci possono ferire, ci possono fare male e mettere alla prova la nostra resistenza. La storia bella di oggi ci invita a non perdere la speranza. Anche se tutto sembra essere andato in pezzi, con un po’ di pazienza e con amore si possono sanare le ferite più profonde. Per farlo, però, abbiamo bisogno di un Amore più forte della morte e del dolore. Quell’Amore ce lo offre Dio ogni giorno. In un momento di silenzio, puoi pregare e chiedere a Dio consolazione, aiuto e forza per sanare una o più situazioni che hai molto a cuore.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi… è quella di Alphonse Ratisbonne

Era un giovane di ricca famiglia, originario di Strasburgo. Siamo nel XIX secolo, e il clima culturale positivista lo aveva portato a un radicale ateismo oltre che a un odio per la Chiesa. Trovandosi a Roma, sfidato da un amico cattolico, imparò a memoria una preghiera di san Bernardo alla Madonna (ovviamente non condividendone il contenuto), e accettò di indossare la copia di una medaglia miracolosa, la cui festa è proprio oggi. Per caso entrò in una chiesa vicina all’attuale via del Tritone, sant’Andrea delle Fratte. Ecco cosa gli accadde, testimoniato dalle sue parole.

 «Camminavo nella chiesa, quando mi sentii preso da un gran turbamento che non so esprimere a parole. 

Parve che mi calasse innanzi come un velo; tutta la chiesa si oscurò, tranne una sola cappella che raggiava di vivissimo splendore, e vidi sull’altare starsi in piedi viva, grande, maestosa, bellissima, piena di misericordia la Beatissima Vergine Maria, somigliante nel portamento e nell’atteggiamento alla immagine impressa sul diritto della medaglia miracolosa della Concezione.

A tal vista io caddi in ginocchio là dov’ero. Più volte tentai con sforzo di alzare gli occhi verso la Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li fece presto abbassare: ciò però non impediva ch’io avessi evidenza di quella apparizione.

Potei a stento fissare lo sguardo nelle mani di Maria, e vidi in esse l’espressione del perdono e della misericordia.

Alla presenza della Santissima Vergine, sebbene non mi dicesse parola, io compresi a fondo l’orrore dello stato in cui ero, la bellezza della religione cattolica, in una parola io capii tutto.»

Quando l’amico rientrò in chiesa, trovò Alfonso in lacrime, ancora prostrato a terra. Malgrado gli facesse tante domande, il giovane non riuscì a rispondere, ma prese la Medaglia che portava al collo e la baciò affettuosamente. Ora credeva in Dio.

Parole chiave
La Fede è un dono che è bello accogliere

Riflessione

A volte pensiamo di essere lontani da Dio, che è impossibile credere. Effettivamente è così, infatti! È impossibile credere in Dio se proviamo a farlo solo con le nostre forze. La Fede è un dono Suo, che noi possiamo accogliere e far crescere con la nostra cooperazione. Puoi pregare, in un momento di silenzio, per chiedere a Dio di darti, o di accrescere, la Fede nel suo Amore misericordioso! 

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

© Sangiuseppecab.it - Tutti i diritti riservati
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram