Ci prepariamo alla festa di san Giuseppe che ci insegna che la giustizia non va mai separata dalla tenerezza

 Non dobbiamo mai dimenticare che Dio non è spaventato dai nostri peccati: mettiamoci questo bene nella testa. Dio non si spaventa dei nostri peccati, è più grande dei nostri peccati: è padre, è amore, è tenero. Non è spaventato dai nostri peccati, dai nostri errori, dalle nostre cadute, ma è spaventato dalla chiusura del nostro cuore – questo sì, lo fa soffrire – è spaventato dalla nostra mancanza di fede nel suo amore. C’è una grande tenerezza nell’esperienza dell’amore di Dio.

Ed è bello pensare che il primo a trasmettere a Gesù questa realtà sia stato proprio Giuseppe.

(Papa Francesco)

Idea forza

La Giustizia non va separata dalla tenerezza

Preghiamo insieme:

San Giuseppe, padre nella tenerezza,
insegnaci ad accettare di essere amati proprio in ciò che in noi è più debole.
Fa’ che non mettiamo nessun impedimento
tra la nostra povertà e la grandezza dell’amore di Dio.
Suscita in noi il desiderio di accostarci al sacramento della Riconciliazione,
per essere perdonati e anche resi capaci di amare con tenerezza
i nostri fratelli e le nostre sorelle nella loro povertà.
Sii vicino a coloro che hanno sbagliato e per questo ne pagano il prezzo;
aiutali a trovare, insieme alla giustizia, anche la tenerezza per poter ricominciare.
E insegna loro che il primo modo di ricominciare
è domandare sinceramente perdono, per sentire la carezza del Padre.

Amen.

Oggi è la Giornata europea dei Giusti, nel ricordo di tutti coloro che hanno difeso la dignità dell’essere umano da ogni totalitarismo.

Riflettiamo con le parole del Vangelo di oggi

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, […] dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". 

Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".

Idea forza

L’avete fatto a me

Riflessione

Di fronte all’esempio di quanti difendono la persona umana, specialmente la più indifesa, possiamo chiederci se anche noi ci sforziamo di vivere con coraggio la virtù della giustizia. Possiamo fare un piccolo esame di coscienza provando a pensare al modo in cui trattiamo i più piccoli, chi è più debole, chi si trova in una situazione di necessità.

Prova in un momento di silenzio a proporti un gesto di vicinanza e di aiuto verso una persona che ti è vicina, e che sai che ha bisogno di aiuto.

Padre Nostro…

Maria, Regina della Pace, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La bella sfida di oggi… ce la propone Gesù in persona

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette».

Parola chiave
Perdòno

Riflessione

La vita in famiglia, in classe, in qualsiasi comunità ha tanti aspetti stupendi. Ma allo stesso tempo è sicuramente spesso difficile sopportare il prossimo … Ognuno è diverso dall’altro, anche se facciamo parte della stessa famiglia. Perdonare settanta volte sette… il punto non è risolvere la moltiplicazione... Gesù vuole dire che ci invita a perdonare l’amico, il compagno di classe, il fratello SEMPRE. Con le nostre forze non è qualcosa di difficile: è qualcosa di impossibile. Se invece ci apriamo al Suo Amore infinito, possiamo educarci, piano piano, a farlo. Con il Suo aiuto, a partire da questa preghiera:

Padre Nostro…

Maria, Madre di Misericordia, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi preghiamo con un salmo bellissimo

Introduzione

Questo salmo è una preghiera stupenda.

È il canto di un’anima che ha nostalgia della Bellezza a cui vorrebbe tornare, e che quindi si apre alla supplica della luce e della verità necessarie per giungervi.

La preghiera finisce nella speranza che torneremo a vivere quelle realtà che a volte ci mancano, e che le vivremo in compagnia di Dio:

Come la cerva anèla
ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anèla
a te, o Dio.

L'anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
 

quando verrò e vedrò
il volto di Dio?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all'altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio. Amen.

Parola chiave
Sete di Dio

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi impariamo da san Giuseppe l’arte di scoprire la nostra missione nella vita

Presto festeggeremo insieme san Giuseppe, patrono della nostra scuola. Oggi continuiamo allora il nostro cammino in sua compagnia, che ci porterà a riflettere sulla vocazione.

Cos’è una vocazione? È una “appello”, un invito profondo a realizzarti in quel cammino che solo tu puoi scoprire e decidere di percorrere… Ma qual è lo scopo di una vocazione? Lo scopriamo con una riflessione di papa Francesco, proprio su san Giuseppe.

Idea forza
Chiamati a dare e rigenerare vita

Riflessione di papa Francesco

«Dio vede il cuore e in San Giuseppe ha riconosciuto un cuore di padre, capace di dare e generare vita nella quotidianità. A questo tendono le vocazioni: a generare e rigenerare vite ogni giorno. Il Signore desidera plasmare cuori di padri, cuori di madri: cuori aperti, capaci di grandi slanci, generosi nel donarsi, compassionevoli nel consolare le angosce e saldi per rafforzare le speranze. Di questi atteggiamento hanno bisogno anche il sacerdozio e la vita consacrata».

Preghiamo san Giuseppe perché ognuno di noi scopra il cammino a cui è chiamato, e affinché chi lo ha scoperto abbia il coraggio di perseverare con fiducia!

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi la bella notizia viene da un bellissimo brano della Bibbia

Dal libro del Profeta Geremia

Benedetto l'uomo            .

che confida nel Signore    .
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato

lungo  un  corso  d'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,   
          .
nell'anno della siccità non si dà pena,
non  smette  di  produrre  frutti.

Idea forza

Confidare in Lui

Riflessione

Tutti possiamo avere nel cuore qualche preoccupazione che ci toglie serenità e rischia di affievolire l’entusiasmo. Che il Signore, in questa Quaresima, ci dia una rinnovata fiducia in Lui, nel Suo abbraccio che dà la vera pace al cuore. Se siamo con Dio, non ci sarà siccità che possa toglierci la speranza nella vita e nel bene. 

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Ci prepariamo alla festa di san Giuseppe, riconoscendolo come esempio di obbedienza

 San Giuseppe è fortemente angustiato davanti all’incomprensibile gravidanza di Maria: non vuole «accusarla pubblicamente», ma decide di «ripudiarla in segreto» (Mt 1,19). Nel primo sogno l’angelo lo aiuta a risolvere il suo grave dilemma: «Non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,20-21). La sua risposta fu immediata: «Quando si destò dal sonno, fece come gli aveva ordinato l’angelo» (Mt 1,24). Con l’obbedienza egli superò il suo dramma e salvò Maria.

(Papa Francesco)

Parola chiave

Prestare ascolto

Riflessione

L’obbedienza, anche se spesso ridicolizzata, è forse fra le virtù più diffuse nel mondo di oggi. Infatti quante persone sono prontissime a dare retta a quello che propone loro la pubblicità, o a seguire i gusti di qualche influencer, perché così saranno più alla moda…

Perché obbedire (ob-audire), in fondo, significa proprio prestare ascolto a chi ci troviamo di fronte, per poi agire secondo quanto ci consiglia.

Non sarà necessario fermarsi un attimo a riflettere… chi merita davvero la mia fiducia, a chi ispirare le mie scelte più importanti?

Dio è l’amico che davvero conosce e vuole il tuo Bene. San Giuseppe lo sapeva, e per questo era capace di obbedirGli prontamente!

Riflettiamo in un attimo di silenzio, e preghiamo affinché possiamo fidarci di Dio e delle persone giuste, e anche essere noi stessi delle persone affidabili per chi ha bisogno del nostro aiuto.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, Regina della Pace, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La bella notizia di oggi: vivere una Quaresima di conversione “da eroi”

Dal libro del Profeta Isaia

«Lavatevi, purificatevi,
allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
cercate la giustizia,
soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova».

Idea forza

Cercare la giustizia

Riflessione 

 In cosa consiste la Conversione a cui siamo invitati nella Quaresima? Vuol dire far “riconvergere” tutti i nostri sforzi, che spesso sono diretti verso obiettivi totalmente secondari, verso ciò che ci realizza davvero come persone umane, che ci fa felici.

Come fare? Un metodo efficacissimo che oggi ci viene proposto è cercare la giustizia! Che vuol dire?Per esempio non chiudere gli occhi di fronte a chi è più debole, e magari subisce un’ingiustizia per la prepotenza di qualcun altro. Se questo succede in classe, o nei luoghi che frequentiamo, non facciamo finta di niente! Cerchiamo di migliorare, tutti insieme, la realtà in cui viviamo!

In un momento di silenzio puoi provare a pensare a come cercare la giustizia in questa giornata, e anche offrire a Dio la tua intenzione affinché ti aiuti a compierla!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Un bellissimo invito del Vangelo di oggi

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.

Parola chiave

Non giudicare

Riflessione 

Perché mai Gesù ci consiglia di non giudicare? Forse vuole suggerirci di chiudere gli occhi di fronte a quello che fanno gli altri, di fare finta di niente? Nulla di tutto questo! Dio vuole sempre che usiamo bene la nostra intelligenza: è importante formarsi sempre un giudizio corretto di quello che accade intorno a noi.

Quello che non ci compete è invece, anche di fronte a un errore del prossimo, condannare la persona, “squalificarla” interiormente. Chi conosce infatti fino in fondo il cuore di ognuno, in modo da arrogarsi il diritto di giudicarlo? Solo Dio può farlo, Lui che è Giusto, e lo farà al tramonto della nostra vita.

Riflettiamo in silenzio… e impariamo da Gesù questa sublime arte: odiare il peccato, ma contemporaneamente amare il peccatore e aiutarlo a rialzarsi!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, Regina della Pace, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

© Sangiuseppecab.it - Tutti i diritti riservati
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram