Domani sarà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Questa commemorazione è stata istituita in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano domenicano Rafael Trujillo (1930-1961) (www.onuitalia.it). 

Parola chiave
Donna

Riflettiamo con le forti parole di papa Francesco

«La rinascita dell’umanità è cominciata dalla donna. Le donne sono fonti di vita. Eppure sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo. Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!»

In un momento di silenzio offriamo il nostro impegno personale e la nostra preghiera a Maria, la giovane Donna che dicendo sì a Dio, ha permesso che l’umanità fosse riconciliata dal Figlio suo.

Ave Maria, piena di grazia…

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi ci lasciamo interrogare dal Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse una parabola […] «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d'oro, dicendo: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". […] Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate dieci". Gli disse: "Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città".
Poi si presentò il secondo e disse: "Signore, la tua moneta d'oro ne ha fruttate cinque". Anche a questo disse: "Tu pure sarai a capo di cinque città".
Venne poi anche un altro e disse: "Signore, ecco la tua moneta d'oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato". Gli rispose: "[…] Perché non hai almeno consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi". Disse poi ai presenti: "Toglietegli la moneta d'oro e datela a colui che ne ha dieci".

Idea forza
Ogni regalo ricevuto è un invito a donarsi

Riflessione

Quante benedizioni, opportunità e regali riceviamo per amore di chi ci sta accanto! Ora, ogni dono, ogni talento che abbiamo racchiude in sé la missione di farlo fruttare per il bene del prossimo. Se ci pensi, già solo condividere una gioia con le persone a cui vuoi bene può innescare un cambiamento qualitativo nella vita quotidiana di ognuno.

In un momento di silenzio, proviamo a renderci conto almeno di tre di queste realtà positive che abbiamo ricevuto nella nostra vita, o in questi giorni… gioiamo in cuor nostro di questo bene, proviamo a vivere la gratitudine con chi ce l’ha dato, e anche con Dio, se abbiamo la grazia della Fede in Lui… riconoscersi beneficiari di un regalo che in fondo non abbiamo meritato, riempie il cuore del desiderio libero di amare con uguale generosità disinteressata!

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Domani si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. 

A New York, il 20 novembre 1989, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, che enuncia i diritti fondamentali da riconoscere e garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine del pianeta.

 I principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza sono quattro: non discriminazionesuperiore interesse (l'interesse dei bambini e delle bambine deve avere la priorità); diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo; ascolto delle opinioni del minore.  

Idea forza
Il più debole ti appartiene

Riflessione

Come cristiani, come cittadini, come esseri umani, siamo chiamati a rispettare la dignità di ogni essere umano. 

La giornata di oggi ci ricorda, in un mondo che spesso ragiona solo con il criterio del profitto e dell’utilità, che un cuore saggio e nobile riconosce negli esseri umani più indifesi il bene più prezioso dell’umanità. Come diceva Madre Teresa di Calcutta, riferendosi al dramma dell’aborto in un discorso all’ONU, se non rispettiamo la dignità dell’indifeso per eccellenza, “non c’è più niente che impedisca a me di uccidere te e a te di uccidere me”.

Puoi pregare, in un momento di silenzio, per tutti i bambini e gli adolescenti che soffrono ingiustamente.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è la Giornata Internazionale della tolleranza
La ricorrenza di oggi è stata indetta nel 1995 dall’ONU su iniziativa dell’UNESCO, i cui stati membri adottarono la “Dichiarazione dei Principi sulla Tolleranza”.

Idea forza
Tolleranza non è disinteresse

Riflessione

“No man is an island”, scriveva un grande poeta inglese. Siamo legati tutti gli uni agli altri da un vincolo profondo. Se non riconosciamo questo, se iniziamo ad agire come particelle indipendenti, non costruiremo insieme una strada nuova, come scuola e come società. Per questo, il valore della tolleranza non può essere confuso con il “menefreghismo”, il disinteresse verso il prossimo: tutt’altro! Tollerare davvero è invece riconoscere chi mi sta accanto come un bene assoluto per la sua dignità di persona umana, di figlio di Dio, al di là di ogni suo errore. E se vedo in lui o in lei delle imperfezioni (tutti ne abbiamo), non voltiamoci dall’altra parte con la scusa che siamo tolleranti… Approfittiamo piuttosto della stupenda possibilità di un «vero riconoscimento dell’altro, che solo l’amore rende possibile e che significa mettersi al posto dell’altro per scoprire che cosa c’è di autentico, o almeno di comprensibile, tra le sue motivazioni e i suoi interessi» (papa Francesco). Prova a fare un piccolo esame di coscienza su questo punto… e iniziamo il cammino di questa giornata!

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi ricordiamo San Leone “Magno”, grande perché seppe affidarsi a Dio!

Leone, nato in Toscana alla fine del IV secolo, ricevette un’educazione molto accurata, come si può dedurre anche dalle sue opere. Nel 440, alla morte di papa Sisto II, venne chiamato a sostituirlo. Il periodo del suo pontificato fu caratterizzato da forti instabilità politiche e da gravi conflitti dottrinali per le antiche risorgenti eresie

 Leone si prese pure la cura materiale dell'Italia e di Roma, e quando l'imperatore e l'esercito, impotenti a frenare le orde del Flagello di Dio, Attila, fuggivano impauriti, il santo Pontefice, affidandosi all’aiuto di Dio, si recò sulle rive del Mincio e fece retrocedere il fiero conquistatore. 

Questa forza morale per cui Leone s'imponeva perfino agli imperatori più crudeli, era l'effetto della sua umiltà, della sua carità e della sua dolcezza, che lo facevano amare e rispettare non solo dal popolo, ma dai principi e dagli imperatori, dai barbari e persino dagli stessi eretici. (da www.chiesadimilano.it

Idea forza

La forza di affidarsi

Riflessione

Di fronte alle difficoltà della vita, è importante darsi sempre da fare per superarle. Oggi impariamo da san Leone Magno un atteggiamento importante da coltivare nel quotidiano: di fronte ai nostri limiti è importante essere umili, accettare che non siamo perfetti e chiedere aiuto alle persone giuste, di cui vale la pena fidarsi! Se il nostro impegno è sempre personale, questo non vuol dire che debba essere solitario. Impariamo ad affidarci, e allo stesso tempo ad aiutare chi si affida a noi.

Riflettiamo in un momento di silenzio. Nella preghiera, possiamo chiedere anche a Dio una fede più forte in Lui, che è l’Amico di cui possiamo fidarci in ogni momento della nostra vita.

Momento di silenzio.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è festa per la nostra Chiesa di Roma: è l’anniversario della nostra cattedrale, san Giovanni in Laterano!

Ci passiamo così spesso davanti, e forse non ci rendiamo conto del suo significato, di cui, come romani, dovremmo essere fieri! Cominciamo con un po’ di storia…

Quando l’imperatore romano Costantino si convertì alla religione cristiana, fece aggiungere al palazzo del Laterano una chiesa, la prima, per data e per dignità, di tutte le chiese d’Occidente. Essa è ritenuta madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe. Consacrata da papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore, nel corso del XII secolo, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; per questo la basilica si chiama San Giovanni in Laterano. (da www.lachiesa.it

Parola chiave

Comunione

Riflessione 

La chiesa di san Giovanni è “Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum mater et caput”, come scritto alla sua entrata, cioè Madre di tutte le chiese di tutto il mondo. Per questo «la festa d’oggi ci invita a meditare sulla comunione, […] ci stimola a impegnarci perché l’umanità possa superare le frontiere dell’inimicizia e dell’indifferenza, a costruire ponti di comprensione e di dialogo, per fare del mondo intero una famiglia di popoli riconciliati tra di loro, fraterni e solidali.» 

Proviamo a pensare in un momento di silenzio a quale può essere il nostro contributo a costruire questi ponti di accoglienza. Preghiamo in particolare per la nostra Chiesa di Roma e per il suo Vescovo: Papa Francesco.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi… è il Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».

Parole chiave
Un granello di senape…

Riflessione

Le parole di Gesù ci devono dare oggi tanta fiducia. A volte possiamo scoraggiarci di fronte alle difficoltà. Eppure un albero nasce da un piccolo seme. Basta che mettiamo amore nelle cose che facciamo, e se le facciamo con Dio, il suo Amore sarà quel lievito che farà del nostro piccolo sforzo qualcosa di inaspettatamente grande e bello. In un momento di silenzio, fa’ un piccolo proposito per questa giornata.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi san Paolo ci parla e ci sprona a cooperare come membra di un corpo

Dalla lettera ai Romani

Fratelli, noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri.
Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi […] La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; […] non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; […] Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.

Idea forza

Un solo corpo

Riflessione

Parole a prima vista difficili da realizzare, quelle di Paolo… eppure, nei momenti di vera difficoltà, quando bisogna stringere i denti, scopriamo che il compagno di banco non è così diverso da me, e abbiamo in comune molto più di quanto avessimo immaginato… basta andare oltre i pregiudizi e riconoscere la bellezza di camminare insieme per un obiettivo condiviso. Quanto è bello che ciò accada nella famiglia, in una classe, in una scuola. Questo accade nella Chiesa.

In un momento di silenzio, proviamo a contemplare queste realtà comunitarie in cui ci muoviamo ogni giorno, e proponiamoci di contribuire affinché in esse regni il rispetto e la generosità.

Momento di silenzio.

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi impariamo alla scuola di un grande santo. Grande, perché si è fatto PICCOLO per amore

Nacque a Lima, capitale del Viceregno del Perù, nel 1579, da una schiava di origine africana. Poverissimo ma ricco di amore per Gesù, lavorava come garzone di un barbiere-chirurgo, finché chiese di entrare in convento come frate domenicano. All’inizio non era accettato per le sue umili origini, ma il suo spirito di servizio e di umiltà per amore a Gesù crocefisso conquistò con il tempo tutti i suoi confratelli. La fama di santità di Martìn incominciò a diffondersi in tutto il Perù, fino a giungere addirittura in Messico!

Scusava i difetti degli altri. Assisteva con affetto gli ammalati. Procurava cibo, vestiti e medicine ai più poveri. Era affettuoso con gli animali, tanto che viene raffigurato sempre accompagnato da un gatto. Non si contano i miracoli da lui compiuti. Era conosciuto dal popolo come dagli aristocratici con il nome di “Martino della Carità”.

Idea forza

La carità non avrà mai fine

Preghiera

Umilissimo San Martino de Porres,
la tua ardente carità 
ha abbracciato tutto il creato, 
dai fratelli bisognosi agli animali del campo.
Tutti hanno ubbidito alla voce del tuo cuore,
perché l’amore sa toccare il cuore di tutti.
Ti preghiamo, insegnaci ad amare!

Libera il nostro cuore 
dalle chiusure e dalle paure,
perché si apra a Dio e ai fratelli.
Fa’ che possiamo rispettare 
ed amare il creato 
e le creature come dono prezioso
del tuo amore.
San Martìn de Porres,
prega per noi!

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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