Ricordiamo la doppia festa di ieri: san Marco Evangelista e Anniversario della Liberazione d’Italia

Idea forza
Libertà

 Riflessione

Da oggi in Italia sperimentiamo maggiori possibilità di spostamento e di azione. È l’occasione per riflettere sul valore della Libertà. Per essa molti, nel passato, sacrificarono la loro vita; molti lo fanno ancora oggi. Per questo è importante tenere viva la memoria della festa che l’Italia ha celebrato ieri.

Preghiamo san Marco, di cui ieri era la ricorrenza, patrono di Venezia e del Veneto, perché interceda per la nostra società e le nostre necessità. 

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

San Marco Evangelista, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Guardiamo ai discepoli di Emmaus, che «Lo riconobbero allo spezzare il pane»
Quando fu a tavola con i due discepoli di Emmaus, Gesù prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.  31  Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.  32  Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».

Parola chiave
RiconoscerLo

Riflessione

Per tutto il viaggio Gesù era stato visibile ai due di Emmaus, che però non Lo avevano riconosciuto. Solo quando, dopo aver spezzato il Pane, sparisce dalla loro vista, i discepoli sono capaci di riconoscerLo!
Cosa ti può dire tutto ciò? Riesci a riconoscere Gesù presente nel tuo cammino? Sicuramente lo incontri quando vai a Messa, dove condividiamo il suo Corpo. Inoltre, come accadde ai discepoli di Emmaus, anche se è invisibile agli occhi, puoi riconoscerLo continuamente presente accanto a te: in quell’amico che ti ha aiutato, o che ha bisogno del tuo perdono, in quel parente che sarebbe consolato da un tuo breve saluto su Whatsapp. Lì c’è Cristo che ti aspetta! Perché dubiti? Non arde forse il tuo cuore nel petto, mentre desidera questo slancio fiducioso di amore?

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per

Continuiamo a camminare, con i discepoli di Emmaus che chiedono: «Resta con noi, Signore!»
(se vuoi leggere il brano intero del Vangelo di Luca clicca qui)


Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma i due discepoli insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno declina». Egli entrò per rimanere con loro.

Parola chiave
Rimase con loro
Riflessione

Ci vorrebbe una vita intera per commentare la bellezza di quanto abbiamo letto. Il misterioso Viandante, nel cammino con i due discepoli di Emmaus, ha destato Qualcosa nei loro cuori, prima addormentati, che adesso fremono quando temono che se ne vada, e per questo Lo implorano: «Signore, il sole tramonta… La vita è dura, spesso inclemente, e sembra scorrere veloce; ma tu oggi hai portato Qualcosa di nuovo, di profondamente Bello nel nostro cammino… per questo Signore, chiunque tu sia, non andartene! Resta con noi!». Allora Gesù entrò per rimanere con loro! Come con i discepoli di Emmaus, Gesù bussa con fedele delicatezza, in ogni momento, alla porta del nostro cuore. Perché esitiamo ad aprirGli? Lui non attende altro che il nostro permesso per entrare, per fare nuova ogni cosa, e per rimanere per sempre con noi!

Preghiera

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Continuiamo a camminare, con i discepoli di Emmaus: Gesù ci spiega le Scritture e il mistero pasquale

Clèopa gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno […]; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. […] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. […]».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non
bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E,
cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Parola chiave
Bontà paziente
Riflessione

Siamo nel cuore del discorso tra Gesù e i due discepoli di Emmaus, che ancora non lo riconoscono. Questi rivelano il perché sono ancora sconvolti: non possono concepire la sofferenza di Colui che avevano ritenuto l’Inviato di Dio.

Anche noi spesso stentiamo a capire come possa Dio tollerare l’ingiustizia, la sofferenza, il Male che vediamo imperversare intorno a noi. E questo indebolisce la nostra Fede in Gesù e nella sua Resurrezione, tanto che, come i discepoli di Emmaus, i nostri occhi non Lo riconoscono più presente al nostro fianco.
Ma questo, ci spiega oggi Gesù, è il cuore della Pasqua che stiamo celebrando in questi giorni: Dio ci ha amati sul serio, non per scherzo. Dio ha scelto di vincere attraverso l’Amore crocifisso, e non attraverso i nostri schemi mondani. La Pasqua è l’unione inscindibile della Croce e della Resurrezione, dell’Amore che dalla morte genera Vita. Chiediamo al Signore il dono di entrare in questo Mistero, affinché in questa giornata viviamo nella gioia di chi si sa chiamato alla Vita Eterna!

Preghiera

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Continuiamo a camminare, con i discepoli di Emmaus: Gesù inizia a dialogare con loro

Mentre i due discepoli conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?».

Parola chiave
Bontà paziente
Riflessione

Contempliamo in silenzio l’infinita paziente bontà del Signore. I cuori dei due discepoli erano chiusi nella delusione e nella tristezza. Gesù vuole riaprire quegli occhi impediti a riconoscerlo, ma lo fa con immenso rispetto, gradualmente, affinché non rimangano abbagliati da un fulgore troppo improvviso. E allora inizia amabilmente a dialogare con loro: il Dio fatto uomo dialoga con la sua creatura ponendole domande per riportarla alla Gioia… Ringraziamo Dio per la sua fedeltà verso di noi, e chiediamoGli anche la grazia di imparare da Lui ad avere questi suoi stessi sentimenti e atteggiamenti di bontà paziente.

Preghiera

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi riprendiamo il cammino di questa settimana, in cui cammineremo con i discepoli di Emmaus, meditando giorno per giorno una parte del brano del Vangelo di Luca

Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno due dei discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.

Idea forza
Gesù camminava con loro

Riflessione
Come siamo spesso simili a questi due discepoli! L’annuncio del Sepolcro di Gesù trovato vuoto aveva toccato le loro orecchie, ma non aveva cambiato le loro vite: per questo tornavano ad Emmaus da Gerusalemme, per riprendere la vita di sempre, come ci succede ogni lunedì. Il Vangelo ci dice che
conversavano e discutevano tra loro: sicuramente l’argomento era Gesù e la fine dell’avventura che
aveva rappresentato. Sicuramente erano delusi. Probabilmente anche arrabbiati.
Nel mezzo di questa situazione succede qualcosa di estremamente toccante. Gesù, senza farsi riconoscere, si accosta a loro, senza che Lo riconoscano, e inizia a camminare al loro fianco.
Quanta Luce, quanta Speranza può riversare questo piccolo particolare sulla nostra faticosa routine:
proprio quando sono desolato, proprio nel momento che sembra faticoso e privo di senso, Gesù, lungi
dall’abbandonarmi, sta camminando con discrezione al mio fianco, e mi guarda con amore.
Che possiamo cominciare questa settimana con questa consapevolezza di Fede!

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dove sembra esserci solo il nostro fallimento, Gesù viene a visitarci e a fare delle nostre cadute un’occasione di rinascita con Lui

Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli [che sulla barca non avevano pescato nulla] non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Idea forza
Gesù illumina le nostre ombre

Riflessione (dall’omelia di papa Francesco nella Veglia di Pasqua)

La tomba è il luogo dove chi entra non esce. Ma Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte, per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra. Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba, può rimuovere i macigni che sigillano il cuore. Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele. Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita. Sorella, fratello, anche se nel cuore hai seppellito la speranza, non arrenderti: Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Coraggio, con Dio niente è perduto!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Continuiamo a lasciarci rinnovare dalla Luce della Pasqua

La gioia della Resurrezione è troppo grande perché un solo giorno la possa contenere. Per questo la Chiesa ci invita a percorrere l’Ottava di Pasqua, che è un’unica grande festa di 8 giorni che è incominciata domenica scorsa, in cui poter far entrare sempre di più la Luce del Risorto nelle nostre vite. Per questo nei Vangeli di questi giorni continueremo a meditare la Resurrezione e le prime apparizione di Gesù ai suoi amici!

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!».

Idea forza
Riconoscere il Risorto

Riflessione

Maria di Màgdala voleva un bene immenso a Gesù: lo testimonia il fatto che era andata di prima mattina al sepolcro. Cosa dice alle nostre vite il fatto che non riconosca il suo amato Maestro, scambiandolo per un giardiniere?

Anche noi, come Maria di Màgdala, amiamo Dio e lo cerchiamo. Proprio per questo motivo, Dio valorizza la nostra intenzione e ci invita a crescere nella Fede, a non adagiarci nelle nostre abitudini: Dio infatti ha in mente molto di più, per noi, di quello che possiamo ottimisticamente pensare. Fidiamoci allora del Risorto! ChiediamoGli di insegnarci a riconoscerLo quando opera nelle nostre giornate e nelle nostre relazioni.

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

CRISTO É RISORTO!!! LA MORTE È VINTA!!!
INIZIA UNA NUOVA CREAZIONE!


Dal Vangelo secondo Luca

Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, le donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».

Parola chiave

Cercare

Riflessione

La Pasqua che continuiamo a celebrare questa settimana è come quando sorge il sole: tutto cambia, le ombre insicure della notte sono passate! Eppure Gesù Risorto non si mostra subito alle donne che si erano recate al sepolcro. Perché mai? Probabilmente perché sa che occhi ormai rassegnati alla penombra della morte sarebbero abbagliati dall’improvvisa luce infinita del Risorto…

Preferisce allora mandare due messaggeri, che rivolgono anche a noi un meraviglioso invito: non cercare più tra le cose morte. Perché la Morte non ha più niente da dirci, perché è stata vinta dall’Amore. Ma credere a questo non è facile. È difficile, e lo sappiamo bene, credere davvero che il Risorto può far risorgere anche le nostre morti, la nostra stanchezza. Per questo Gesù ci invita amorevolmente a rialzare con fede, piano piano, i nostri occhi stanchi verso di Lui. Iniziamo a cercare il Vivente, perché ha vinto con noi! Che oggi possiamo riconoscere nelle nostre vite la luce del Risorto e riprendere con fiducia il nostro cammino!

Preghiera

Padre Nostro…

Maria, madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

© Sangiuseppecab.it - Tutti i diritti riservati
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram