Clèopa gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno […]; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. […] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. […]». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si
riferiva a lui.
Bontà paziente
Siamo nel cuore del discorso tra Gesù e i due discepoli di Emmaus, che ancora non lo riconoscono. Questi rivelano il perché sono ancora sconvolti: non possono concepire la sofferenza di Colui che avevano ritenuto l’Inviato di Dio. Anche noi spesso stentiamo a capire come possa Dio tollerare l’ingiustizia, la sofferenza, il Male che vediamo imperversare intorno a noi. E questo indebolisce la nostra Fede in Gesù e nella sua Resurrezione, tanto che, come i discepoli di Emmaus, i nostri occhi non Lo riconoscono più presente al nostro fianco. Ma questo, ci spiega oggi Gesù, è il cuore della Pasqua che stiamo celebrando in questi giorni: Dio ci ha amati sul serio, non per scherzo. Dio ha scelto di vincere attraverso l’Amore crocifisso, e non attraverso i nostri schemi mondani. La Pasqua è l’unione
inscindibile della Croce e della Resurrezione, dell’Amore che dalla morte genera Vita. Chiediamo al Signore il dono di entrare in questo Mistero, affinché in questa giornata viviamo nella gioia di chi si sa chiamato alla Vita Eterna!
Preghiera
Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.