Si trovava a Gerusalemme un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Vuoi guarire?
Quest’anno e anche in questi giorni stiamo potendo capire cosa voglia dire non poter uscire, non poter recarci dove desideriamo… Il Vangelo di oggi ci parla di un uomo che per trentotto anni si era trovato in una condizione di grave immobilità. È curioso, allora, che Gesù, vedendolo, gli domandi se vuole guarire. Come se oggi ci chiedesse se vorremmo poter uscire
liberamente… Non è forse ovvia la risposta? Ebbene, questo ci insegna una realtà molto affascinante: il rispetto di Dio per la nostra libertà. Dio infatti sa di cosa abbiamo bisogno. Anzi, lo sa molto meglio di noi. Ma per operare le sue meraviglie nella nostra vita aspetta la nostra cooperazione, il nostro sì accogliente e fiducioso, che noi Gli chiediamo di agire in noi. Non rinunciamo allora a chiedere con fiducia al Signore quello di cui abbiamo bisogno!
Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.