Preghiera del 28 aprile: una storia per riflettere… nei momenti in cui ci serve un po’ di speranza.

Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafissero l'acqua e la sollevarono in ondate gigantesche che si abbatterono sulla spiaggia come colpi di maglio. Ogni sferzata arò il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare. Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l'acqua si placò e si ritirò. La spiaggia si presentò come una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano così tante che la spiaggia sembrava aver cambiato colore. Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche troupe televisive per filmare i risultati dell'eccezionale fenomeno. Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo. Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni
di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente. All'improvviso il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze, poi corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripeté l'operazione.
Dalla balaustra di cemento, un uomo lo chiamò:

  • "Ma che fai ragazzino?"
  • "Ributto in mare le stelle marine! Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia!" - rispose il
    bambino senza smettere di correre.
  • "Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte.
    Sono troppe!" - gridò l'uomo - "Questo sta succedendo su centinaia di altre spiagge
    lungo la costa! Piccolo, non puoi cambiare le cose!"
    Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e rimettendola in acqua
    rispose:
  • "Ho cambiato le cose per questa qui!"
    L'uomo rimase un attimo in silenzio, poi si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia per
    aiutare il bambino. Cominciò anch'egli a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua.
    Un istante dopo scesero due ragazze: così si trovarono in quattro a buttare stelle marine
    nell'acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di
    persone che, lungo tutta la costa, rimettevano le stelle marine nell'acqua del mare.

(da maestrodeigiochi.it)

Idea forza

Per cambiare il mondo serve l'aiuto di tutti, ma basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di iniziare.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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