Riflessione del 17 settembre 2024

Anche oggi il Vangelo ci parla

In seguito Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: "Non piangere!".14 Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Giovane, dico a te, àlzati!".15 Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. 16 Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi", e: "Dio ha visitato il suo popolo".17 Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

Parole chiave

 Riflessione

Anche oggi Gesù entra nel punto più buio della nostra esistenza, lì dove pensiamo che possa arrivare solo la nostra sofferenza e non il Suo sguardo. Spesso noi pensiamo che dov’è passata la morte e la sconfitta, non sia possibile nessun’altra parola di speranza. Piangiamo sulla “bara” della nostra vita, sui nostri fallimenti, sulle nostre piccole e grandi tristezze. Eppure Gesù può avvicinarsi e toccare questa bara, perché Lui è la Vita stessa, Lui è l’Amore che fa passare dalla morte alla Vita.

Prova ad ascoltare, nel momento di silenzio, Gesù che ti chiama per nome, e ti dice:

………., dico a te, àlzati!

Pensa un attimo: da quale situazione Gesù ti invita a rialzarti con speranza?

Momento di silenzio.

Padre Nostro…

Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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