Ci prepariamo alla festa di tutti i Santi del 1° novembre ricordandone alcuni: ecco la storia di don Carlo Gnocchi
Carlo vive un’infanzia difficile: orfano di padre, volendo diventare prete, la madre con grandi sacrifici riesce a pagare i suoi studi in seminario. Nel 1925 è ordinato sacerdote.
Don Carlo è un vero innamorato di Gesù e riversa questo amore sui ragazzi e sui poveri. Dovunque ci siano i giovani, lui c’è, mentre l’amore per i sofferenti cresce sempre più, soprattutto dopo la tragedia della campagna di Russia, dove è cappellano militare tra gli alpini. Scrive in una lettera al cugino: «Sogno dopo la guerra di potermi dedicare per sempre ad un’opera di carità… ecco la mia “carriera”».
Nel 1948 nasce la Fondazione Pro Infanzia Mutilata, grazie alla quale don Gnocchi promuove un’enorme opera per i bambini più sfortunati, mutilati dalla tragedia della guerra, ma anche orfani ed emarginati di ogni tipo.
Idea forza
Aiutare i più indifesi
Riflessione
Don Gnocchi è un esempio bellissimo dell’amore di Gesù, che guarda con speciale tenerezza ai più piccoli.
Prova a pensare anche tu: come mi comporto con chi si trova in una situazione, momentanea o permanente, di difficoltà o di debolezza? Tendo a essere indifferente, o addirittura ad approfittarmene? Non è un comportamento alquanto meschino? Non mi chiede piuttosto il mio cuore di vivere con nobiltà d’animo e generosità? Cosa posso fare oggi per cambiare?
Momento di silenzio.
Padre Nostro…
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.