Chi lo ha conosciuto, non lo ha dimenticato. E chi lo ha vissuto, sicuramente ricorderà il giorno in cui Giovanni Paolo II subì l’attentato in Piazza san Pietro. Era un 13 maggio, giorno della Madonna di Fatima. In fin di vita, il Pontefice fu portato al Gemelli mentre il mondo si metteva in preghiera. Le pallottole sparate dal killer Alì Agca avevano recato enormi danni, ma non avevano toccato organi vitali.

Idea forza

La preghiera è l’onnipotenza di Dio nelle mani dell’uomo (G. La Pira)

Riflessione

“Ho sparato da quattro metri, non potevo sbagliare”, confessò senza potersene capacitare il killer turco professionista Ali Agca, quando venne arrestato. Se questo attentato, avvenuto il 13 maggio di 40 anni fa, non riuscì nel suo intento, per Giovanni Paolo II fu per l’intervento di Maria, di cui qu el giorno era la festa. Come scrisse Benedetto XVI, “che qui una mano materna abbia deviato la pallottola mortale, mostra solo ancora una volta che non esiste un destino immutabile, che fede e preghiera sono potenze, che possono influire nella storia e che alla fine la preghiera è più forte dei proiettili, la fede più potente delle divisioni”.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
San Giovanni Paolo II, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dal Vangelo secondo Luca
Poi Gesù condusse gli apostoli fuori, verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.  Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Parola chiave

Ascensione

Riflessione

Quando una persona a cui vogliamo bene ci lascia, a volte diciamo che “è andata in cielo”. Sono eventi dolorosi, che lasciano una grande tristezza. Ma allora perché gli apostoli, dopo che Gesù risorto si separava col suo corpo da loro per ascendere al Cielo, per stare alla destra del Padre, erano invece presi da una grande gioia? Il motivo è molto semplice: avevano l’esperienza viva che lo “stare in cielo” di Gesù, anche se agli occhi del corpo sembrava allontanarLo da loro, significava una Sua presenza nuova e potente, spirituale e ancora più forte di quella precedente, che niente e nessuno avrebbe potuto mai togliere loro. Anche le persone care che ci hanno lasciato, che sono nell’Amore di Dio e nella comunione dei santi, in realtà sono più vicine di quanto pensiamo, anche se
corporalmente non le vediamo. Preghiamo il Signore per loro, e per noi affinché possiamo crescere in questo sguardo di Fede.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

In particolare durante questo ultimo anno abbiamo sperimentato quanto sia imprescindibile e vitale il ruolo della famiglia. Questo non vuol dire, e lo sappiamo bene, che la vita al suo interno sia sempre facile, tutt’altro. Ebbene, oggi festeggiamo questa realtà, stupenda e anche faticosa, come sono tutte le cose belle. Preghiamo per le nostre famiglie, perché Dio conceda loro il dono della Pace e della Riconciliazione.

Idea forza

Famiglia, dono prezioso

Suggerimenti per la vita famigliare, da una catechesi di papa Francesco: Oggi vorrei sottolineare questo aspetto: che la famiglia è una grande palestra di allenamento al dono e al perdono reciproco senza il quale nessun amore può durare a lungo. Senza donarsi e senza perdonarsi l’amore non rimane, non dura. […] Non si può vivere senza perdonarsi, o almeno non si può vivere bene, specialmente in famiglia. Ogni giorno ci facciamo dei torti l’uno con l’altro. Dobbiamo mettere in conto questi sbagli, dovuti alla nostra fragilità e al nostro egoismo. Quello che però ci viene chiesto è di guarire subito le ferite che ci facciamo, di ritessere immediatamente i fili che rompiamo nella famiglia. Se aspettiamo troppo, tutto diventa più difficile. E c’è un segreto semplice per guarire le ferite e per sciogliere le accuse. E’ questo: non lasciar finire la giornata senza chiedersi scusa, senza fare la pace tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle… tra nuora e suocera! Se impariamo a chiederci subito scusa e a donarci il reciproco perdono, guariscono le ferite, il matrimonio si irrobustisce, e la famiglia diventa una casa sempre più solida, che resiste alle scosse delle nostre piccole e grandi cattiverie. E per questo non è necessario farsi un grande discorso, ma è sufficiente una carezza: una carezza ed è finito tutto e rincomincia…

Preghiera

Padre Nostro
Maria, regina della famiglia, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Fatima, Portogallo. Il 13 maggio 1917 tre bambini pastorelli (Francesco, Giacinta e Lucia), mentre pascolavano un piccolo gregge, dopo avere recitato il rosario, furono colpiti da una luce improvvisa. Sulla cima di un piccolo leccio apparve loro una “Signora più brillante del Sole”. La Signora disse ai tre pastorelli che avrebbero dovuto pregare molto e li invitò a tornare in quello stesso luogo nei cinque mesi successivi, sempre il giorno 13 alla stessa ora. Così fecero i bambini e il 13 di giugno, luglio, settembre e ottobre, la Signora tornò loro ad apparire e parlare. Era la Madonna!

Riflessione

Quello che la Madonna rivelò ai tre bambini riguardava quello che sarebbe stato il XX secolo, costellato da tanti passi avanti, ma purtroppo anche da immani tragedie: guerre mondiali, totalitarismi, offese gravissime alla dignità dell’uomo. Per questo è così importante la parola che sintetizza ogni apparizione della Madonna: Lei ci invita alla Conversione. “Convergere” vuol dire, come sa bene chi è abituato agli schemi calcistici, dirigere i nostri sforzi verso un punto particolare. Maria ci chiede la Conversione perché è nostra Madre e vuole il nostro bene. Per questo ci invita a indirizzare le nostre esistenze verso il Bene, cioè verso Dio, in particolare con la richiesta umile e fiduciosa, che avviene anche nella preghiera: essa è la chiave per incontrarsi ogni giorno con il volto misericordioso di Dio. Sembra poca cosa, in particolare in bocca a dei bambini. Ma a Fatima abbiamo imparato che ha il potere di cambiare in meglio la storia del mondo.

Preghiera

Ave Maria, piena di grazia…
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Pancrazio nacque in Frigia verso il 289 d.C. da due genitori di origine romana. Rimasto orfano, si traserì a Roma con lo zio. Nella capitale dell’impero conobbe Gesù Cristo attraverso la testimonianza della comunità dei cristiani. Pancrazio si convertì e chiese di essere battezzato. Proprio in quel frangente scoppiò la persecuzione operata da Diocleziano. Il giovani Pancrazio, quindicenne, si rifiutò di compiere un sacrificio agli dei come veniva richiesto dalle autorità. Fu portato alla presenza dell’imperatore, che rimasto sorpreso “dall’avvenenza giovanile e bellezza di lui, adoperò ogni arte di promesse e minacce per fargli abbandonare la fede di Gesù Cristo”. Ma non riuscì a piegare la fedeltà eroica del ragazzo. Pancrazio fu decapitato il 12 maggio 304 a Roma, ed è sepolto nella chiesa poco fuori la porta che ha ricevuto il suo nome: porta san Pancrazio.

Parola chiave

Fedeltà

Dalle parole di papa Giovanni Paolo II ai giovani

Anche se sono vissuto fra molte tenebre, sotto duri regimi totalitari come il nazismo e il comunismo, ho visto abbastanza per essere convinto in maniera incrollabile che nessuna difficoltà, nessuna paura è così grande da poter soffocare completamente la speranza che zampilla eterna nel cuore dei giovani. Voi siete la nostra speranza, i giovani sono la nostra speranza. Non lasciate che quella speranza muoia! Scommettete la vostra vita su di essa! Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dell'amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l'immagine del Figlio suo.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre dei giovani, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: "Dove vai?". Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.

Parola chiave

Consolazione

Riflessione

Nei momenti di scoraggiamento o di tristezza non c’è niente di più prezioso di una Presenza che ti sia accanto e che ti consoli. Lo Spirito Santo è la terza persona della Trinità, e Gesù ci spiega chi è: il Paraclito cioè Colui che è sempre al tuo fianco, anzi dentro di te, per sostenerti, per condurti. È il Consolatore, che sa riempire con la sua potenza i nostri cuori in modo così straordinario, che Gesù ritiene preferibile andarsene, affinché viva nei nostri cuori attraverso lo Spirito. Proponiamoci di essere anche noi una presenza consolante per chi ha bisogno di
appoggio, di sostegno, anche di un semplice sorriso… e prepariamoci al giorno di Pentecoste ormai vicino. Chiediamo che lo Spirito Santo illumini i nostri cuori.

Preghiera

Padre nostro…
Vieni a noi, Santo Spirito, vieni attraverso Maria.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Nessuno può essere felice e santo se non avvicinandosi a Dio e ricevendo da lui ciò che Egli ha in se stesso. Ma non si può avere comunione con Dio senza vederlo. Dunque la felicità dell’uomo e il suo fine ultimo stanno nella […]
visione di Dio. Chi mai può immaginare e dire la felicità delle anime che respirano la salvezza e la pace della beatitudine divina?

Idea forza

Vedere Dio

Riflessione

È possibile vedere Dio? Chiunque abbia incontrato nella sua vita un santo, com’è stato padre Luigi, sa per esperienza che si tratta di persone che, nonostante tutte le umane imperfezioni, sono autentiche porte verso l’Amore infinito di Dio. Sono sante perché vivono della Santità stessa dell’Amore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Chi si lascia abbracciare da questo Amore, sa che è esso l’origine ultima di ogni bellezza, è esso a
muovere “il sole e l’altre stelle”. Possiamo chiedere al Signore aiuto per scoprire questo Amore infinito, a partire dalle azioni belle di chi ci sta intorno; e anche perché gli altri intravedano lo stesso amore nei nostri atti!

Preghiera

Padre Nostro
Maria, Madre del Divino Amore, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.

Parola chiave

Amici

Riflessione

Cos’è l’amicizia? Una dimensione importantissima, che ognuno di noi può descrivere a partire dalla propria esperienza. Non c’è dubbio che l’amicizia sia un ambito di libertà: l’amico lo si sceglie, per affinità, simpatia, per qualcosa che unisce vicendevolmente. Se ognuno di noi è alla ricerca di Dio, oggi ci viene rivolta questa Parola sorprendente di Gesù: io vi ho chiamati “amici”. Lui ha scelto ognuno di noi per un rapporto unico,
speciale, privilegiato. Lui dà la sua vita per noi! Come rispondi a questo invito? Sei aperto? Aprirai il tuo cuore alla sua voce? Prova a riflettere, e se vuoi a rivolgerti a Lui nella preghiera.

Preghiera

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Per vivo desiderio di papa Francesco, come abbiamo detto ieri, il mese di maggio è stato dedicato a una “maratona” di preghiera per invocare la fine della pandemia, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. Non si tratta di metterci a correre, quanto di impegnarci a pregare tutti insieme per questa intenzione!

Idea forza

Esercitare il nostro desiderio

Riflessione

Questa bellissima iniziativa lanciata dal Papa ci può far riflettere. Come si chiedeva sant’Agostino: «Se Dio sa che cosa ci è necessario, perché diciamo anche solo poche parole? perché preghiamo? Egli lo sa: ci dia ciò che sa esserci necessario». La risposta di sant’Agostino è molto profonda, e ci invita a cambiare prospettiva: Dio vuole che lo preghiamo non per sapere ciò che già sa di suo, ma affinché “nelle preghiere si eserciti il nostro desiderio in modo da diventare capaci di ricevere ciò che prepara di darci”. In altre parole, quello che Dio vuole darci è immensamente bello, ed è Lui stesso che ci ispira il desiderio di questa bellezza e ci spinge a chiedergliela. La preghiera ci aiuta a metterci in sintonia con Lui, per riconoscere nella nostra vita i meravigliosi doni del Suo amore. Approfittiamo, allora, di questo mese di maratona di preghiera!

Preghiera

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

© Sangiuseppecab.it - Tutti i diritti riservati
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram