È un’opportunità per rinnovare il nostro impegno ad amare la nostra casa comune e prenderci cura di essa e dei membri più deboli della nostra famiglia. Come la pandemia di coronavirus ci sta dimostrando, soltanto insieme e facendoci carico dei più fragili possiamo vincere le sfide globali. […] Dobbiamo crescere nella coscienza della cura della casa comune.

Idea forza

Imago Dei

Riflessione di Papa Francesco

Siamo fatti di materia terrestre, e i frutti della terra sostengono la nostra vita. Ma, come ci ricorda il libro della Genesi, non siamo semplicemente “terrestri”: portiamo in noi anche il soffio vitale che viene da Dio (cfr Gen 2,4-7). Viviamo quindi nella casa comune come un’unica famiglia umana e nella biodiversità con le altre creature di Dio. Come imago Dei, immagine di Dio, siamo chiamati ad avere cura e rispetto per tutte le creature e a nutrire amore e compassione per i nostri fratelli e sorelle, specialmente i più deboli, a imitazione dell’amore di Dio per noi, manifestato nel suo Figlio Gesù, che si è fatto uomo per condividere con noi questa situazione e salvarci.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è il compleanno della nostra città. Ne ha di esperienza, tanto che leggiamo nel XVI canto del Purgatorio:
Soleva Roma, che ’l buon mondo feo, 
due soli aver, che l’una e l’altra strada 
facean vedere, e del mondo e di Deo.

Idea forza

Responsabili eredi di un tesoro

Riflessione

Tutti amiamo Roma, la nostra cara città. La terzina di Dante mette in luce quanto abbia contribuito Roma con la sua storia per l’edificazione della civiltà e della fede cristiana. La festa di oggi può essere un invito a essere grati di tanta ricchezza che abbiamo ricevuto dalle nostre radici, a esserne degni rispettandola, conoscendola nelle sue ricchezze, contribuendo al suo progresso attraverso il nostro sforzo quotidiano. In un momento di silenzio, possiamo anche pregare per tutti noi romani, in particolare quelli che soffrono per le conseguenze della pandemia.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l'avete osservata». All'udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì. Sàulo approvava la sua uccisione.

Parola chiave

Testimonianza

Riflessione

Abbiamo letto il racconto di Stefano, il primo discepolo di Gesù che, dopo la Resurrezione, Lo seguì testimoniandolo fino a dare la vita. Tutti noi battezzati siamo chiamati a dare questa testimonianza con i nostri atti. Come disse Giovanni Paolo II: «Forse a voi non verrà chiesto il sangue, ma la fedeltà a Cristo certamente sì! Una fedeltà da vivere nelle situazioni di ogni giorno». Colpisce, nella narrazione di un fatto così violento, la pace con cui Stefano va incontro al suo destino. Questa Pace è dono dello Spirito, ed è capace di innescare un cambiamento nei cuori di chi incontriamo nel nostro cammino, come successe a quel Saulo, che vide morire Stefano, e che sarebbe
diventato san Paolo, l’Apostolo delle Genti. Preghiamo il Signore perché ci dia la fedeltà, l’ardore, la coerenza per testimoniarLo in ogni atto di questa giornata.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

San Giuseppe ci suggerisce tre parole-chiave per la vocazione di ciascuno. La prima è sogno. Tutti nella vita sognano di realizzarsi. Ed è giusto nutrire grandi attese, aspettative alte che traguardi effimeri – come il successo, il denaro e il divertimento – non riescono ad appagare. In effetti, se chiedessimo alle persone di esprimere in una sola parola il sogno della vita, non sarebbe difficile immaginare la risposta: “amore”. È l’amore a dare senso alla vita, perché ne rivela il mistero. La vita, infatti, si ha solo se si dà, si possiede davvero solo se si dona pienamente. San Giuseppe ha molto da dirci in proposito, perché, attraverso i sogni che Dio gli ha ispirato, ha fatto della sua esistenza un dono.

(Papa Francesco)

Parola chiave

Sogno

Riflessione

Puoi considerare in un momento di silenzio le parole di papa Francesco, ponendoti qualche domanda per esaminarti: Quali sono i miei sogni? Spero nel fatto che si possano realizzare, con il mio sforzo e l’aiuto di chi mi vuole bene? Sono sogni che portano a realizzarmi donandomi agli altri, o sono piuttosto progetti
egoistici?

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Quando fu a tavola con i due discepoli di Emmaus, Gesù prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.  31  Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.  32  Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci
spiegava le Scritture?».

Parola chiave

RiconoscerLo

Riflessione

Per tutto il viaggio Gesù era stato visibile ai due di Emmaus, che però non Lo avevano riconosciuto. Solo quando, dopo aver spezzato il Pane, sparisce dalla loro vista, i discepoli sono capaci di riconoscerLo! Cosa ti può dire tutto ciò? Riesci a riconoscere Gesù presente nel tuo cammino? Sicuramente lo incontri quando vai a Messa, dove condividiamo il suo Corpo. Inoltre, come accadde ai discepoli di Emmaus, anche se è invisibile agli occhi, puoi
riconoscerLo continuamente presente accanto a te: in quell’amico che ti ha aiutato, o che ha bisogno del tuo perdono, in quel parente che sarebbe consolato da un tuo breve saluto su Whatsapp. Lì c’è Cristo che ti aspetta! Perché dubiti? Non arde forse il tuo cuore nel petto, mentre desidera questo slancio fiducioso di amore?

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma i due discepoli insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno declina». Egli entrò per rimanere con loro.

Parola chiave

Rimase con loro

Riflessione

Ci vorrebbe una vita intera per commentare la bellezza di quanto abbiamo letto. Il misterioso Viandante, nel cammino con i due discepoli di Emmaus, ha destato Qualcosa nei loro cuori, prima addormentati, che adesso fremono quando temono che se ne vada, e per questo Lo implorano: «Signore, il sole tramonta… La vita è dura, spesso inclemente, e sembra scorrere veloce; ma tu oggi hai portato Qualcosa di nuovo, di profondamente Bello nel nostro cammino… per questo Signore, chiunque tu sia, non andartene! Resta con noi!». Allora Gesù entrò per rimanere con loro! Come con i discepoli di Emmaus, Gesù bussa con fedele delicatezza, in ogni momento, alla porta del nostro cuore. Perché esitiamo ad aprirGli? Lui non attende altro che il nostro permesso per entrare, per fare nuova ogni cosa, e per rimanere per sempre con noi!

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Clèopa gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno […]; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. […] Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. […]». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si
riferiva a lui.

Parola chiave

Bontà paziente

Riflessione

Siamo nel cuore del discorso tra Gesù e i due discepoli di Emmaus, che ancora non lo riconoscono. Questi rivelano il perché sono ancora sconvolti: non possono concepire la sofferenza di Colui che avevano ritenuto l’Inviato di Dio. Anche noi spesso stentiamo a capire come possa Dio tollerare l’ingiustizia, la sofferenza, il Male che vediamo imperversare intorno a noi. E questo indebolisce la nostra Fede in Gesù e nella sua Resurrezione, tanto che, come i discepoli di Emmaus, i nostri occhi non Lo riconoscono più presente al nostro fianco. Ma questo, ci spiega oggi Gesù, è il cuore della Pasqua che stiamo celebrando in questi giorni: Dio ci ha amati sul serio, non per scherzo. Dio ha scelto di vincere attraverso l’Amore crocifisso, e non attraverso i nostri schemi mondani. La Pasqua è l’unione
inscindibile della Croce e della Resurrezione, dell’Amore che dalla morte genera Vita. Chiediamo al Signore il dono di entrare in questo Mistero, affinché in questa giornata viviamo nella gioia di chi si sa chiamato alla Vita Eterna!

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dove sembra esserci solo il nostro fallimento, Gesù viene a visitarci e a fare delle nostre cadute un’occasione di rinascita con Lui.

Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli [che sulla barca non avevano pescato nulla] non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero
tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Idea forza

Gesù illumina le nostre ombre

Riflessione (dall’omelia di papa Francesco nella Veglia di Pasqua)

La tomba è il luogo dove chi entra non esce. Ma Gesù è uscito per noi, è risorto per noi, per portare vita dove c’era morte, per avviare una storia nuova dove era stata messa una pietra sopra. Lui, che ha ribaltato il masso all’ingresso della tomba, può rimuovere i macigni che sigillano il cuore. Perciò non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele. Non
ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. La sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita. Sorella, fratello, anche se nel cuore hai seppellito la speranza, non arrenderti: Dio è più grande. Il buio e la morte non hanno l’ultima parola. Coraggio, con Dio niente è perduto!

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Continuiamo a lasciarci rinnovare dalla Luce della Pasqua
La gioia della Resurrezione è troppo grande perché un solo giorno la possa contenere. Per questo la Chiesa ci invita a percorrere l’Ottava di Pasqua, che è un’unica grande festa di 8 giorni che è incominciata domenica scorsa, in cui poter far entrare sempre di più la Luce del Risorto nelle nostre vite.
Per questo nei Vangeli di questi giorni continueremo a meditare la Resurrezione e le prime apparizione di Gesù ai suoi amici!

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!».

Idea forza

Riconoscere il Risorto

Riflessione

Maria di Màgdala voleva un bene immenso a Gesù: lo testimonia il fatto che era andata di prima mattina al sepolcro. Cosa dice alle nostre vite il fatto che non riconosca il suo amato Maestro, scambiandolo per un giardiniere?
Anche noi, come Maria di Màgdala, amiamo Dio e lo cerchiamo. Proprio per questo motivo, Dio valorizza la nostra intenzione e ci invita a crescere nella Fede, a non adagiarci nelle nostre abitudini: Dio infatti ha in mente molto di più, per noi, di quello che possiamo ottimisticamente pensare. Fidiamoci allora del Risorto! ChiediamoGli di insegnarci a riconoscerLo quando opera nelle nostre giornate e nelle nostre relazioni.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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