A cosa pensiamo quando ascoltiamo la parola “cattedra”? Sicuramente a un professore che spiega, o forse a un’interrogazione… Oggi la Chiesa celebra la festa della “Cattedra di San Pietro”. Di che si tratta, visto che san Pietro non ha mai fatto il professore? La cattedra era ed è tuttora un seggio fisso, presente nella chiesa più importante di ogni località (per questo chiamata “cattedrale”), che rappresenta l’autorità con cui il vescovo che vi siede ha la missione di annunciare il Vangelo e custodire la Fede che ci viene da Gesù Cristo.

Parola chiave

Vescovo

Riflessione

Come figli della Chiesa di Roma oggi siamo invitati a ringraziare due volte: prima di tutto per il dono della Fede, un dono da custodire e da accrescere costantemente. Come Romani, inoltre, abbiamo il privilegio e il dono di avere come vescovo il Papa, Pastore di tutta la Chiesa Cattolica. Ascoltiamolo e seguiamolo con fedeltà, per camminare insieme verso Gesù.
Oggi in particolare possiamo pregare per lui, per la sua salute e per le sue intenzioni.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
San Pietro, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Come ben sappiamo, siamo in quel periodo dell’anno che noi cristiani chiamiamo Quaresima. In questo periodo ci liberiamo dalle realtà che ci separano dall’amicizia con Dio e con gli altri. Spesso associamo la Quaresima a dei sacrifici, detti fioretti, come ad esempio il digiuno o la rinuncia a qualcosa che ci piace, che hanno proprio questo obiettivo. Oggi però il profeta Isaia ci spiega quali sono i veri sacrifici che ci permettono di fare passi da gigante nel cammino verso il trionfo della Vita, cioè la Resurrezione il giorno di Pasqua. Ascoltiamo con attenzione:

«Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri,
senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.

Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"».

Parola chiave

Il digiuno che vuole Dio

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Questa giornata è stata istituita dall’ONU. L’Assemblea Generale riconosce che lo sviluppo e la giustizia sociale sono indispensabili per il raggiungimento ed il mantenimento della pace e della sicurezza all’interno e tra le Nazioni e che lo sviluppo e la giustizia sociale non possono essere raggiunte in assenza di pace e sicurezza o in assenza del rispetto per tutti i diritti umani e le libertà fondamentali.

Parola chiave

Giustizia

Riflessione: papa Francesco parla ai giovani

Il tuo cuore, cuore giovane, vuole costruire un mondo migliore. Seguo le notizie del mondo e vedo che tanti giovani in tante parti del mondo sono usciti per le strade per esprimere il desiderio di una civiltà più giusta e fraterna. I giovani nelle strade. Sono giovani che vogliono essere protagonisti del cambiamento. Per favore, non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Voi… Attraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonisti di questo cambiamento. Continuate a superare l’apatia, offrendo una risposta cristiana alle inquietudini sociali e politiche, che si stanno presentando in varie parti del mondo. Vi chiedo di essere costruttori del mondo, di mettervi al lavoro per un mondo migliore. Cari giovani, per favore, non “guardate dal balcone” la vita, mettetevi in essa, Gesù non è
rimasto nel balcone, si è immerso, non “guardate dal balcone” la vita, immergetevi in essa come ha fatto Gesù.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Parola chiave

Ricco di benevolenza

Riflessione

Perché l’inizio della Quaresima è una bella notizia? Perché è un cammino verso la Pasqua. E la Pasqua è la dimostrazione che non saremo mai soli, perché Dio ci ama fino a dare la vita per noi. Ecco allora perché è bello l’invito che ascolteremo nella prima lettura della Messa di oggi: «Ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno, lento all’ira e ricco di benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura.» A Dio tu interessi. Non è indifferente al fatto che tu stia male. Lui ti vuole felice.
In questa Quaresima, perché non Gli dai una possibilità per entrare ancora di più nella tua vita?

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Molte volte, leggendo i “Vangeli dell’infanzia”, ci viene da domandarci perché Dio non sia intervenuto in maniera diretta e chiara. Ma Dio interviene per mezzo di eventi e persone. Giuseppe è l’uomo mediante il quale Dio si prende cura degli inizi della storia della redenzione. Egli è il vero “miracolo” con cui Dio salva il Bambino e sua madre. Il Cielo interviene fidandosi del coraggio creativo di quest’uomo, che giungendo
a Betlemme e non trovando un alloggio dove Maria possa partorire, sistema una stalla e la riassetta, affinché diventi quanto più possibile un luogo accogliente per il Figlio di Dio che viene nel mondo (cfr Lc 2,6-7). Davanti all’incombente pericolo di Erode, che vuole uccidere il Bambino, ancora una volta in sogno Giuseppe viene allertato per difendere il Bambino, e nel cuore della notte organizza la fuga in Egitto (cfr Mt 2,13-14). (da Patris Corde)

Parola chiave

Coraggio creativo

Riflessione di papa Francesco

Il coraggio creativo emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere. A una lettura della storia di san Giuseppe, si ha sempre l’impressione che il mondo sia in balia dei forti e dei potenti, ma la “buona notizia” del Vangelo sta nel far vedere come, nonostante la prepotenza e la violenza dei dominatori terreni, Dio trovi sempre il modo per realizzare il suo piano di salvezza. Anche la nostra vita a volte sembra in balia dei poteri forti, ma il Vangelo ci dice che ciò che conta, Dio riesce sempre a salvarlo, a condizione che usiamo lo stesso coraggio creativo del carpentiere di Nazaret, il quale sa trasformare un problema in un’opportunità anteponendo sempre la fiducia nella Provvidenza. Se certe volte Dio sembra non aiutarci, ciò non significa che ci abbia abbandonati, ma che si fida di noi, di quello che possiamo progettare, inventare, trovare.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva.

Parola chiave

Un segno

Riflessione

A volte anche noi siamo tentati di mettere alla prova Dio. «Se non vedo quello che voglio io, non credo», rischiamo di pensare a volte. Invece, il segno della sua presenza tra noi lo abbiamo davanti, nel crocefisso, che ci ricorda il suo Amore per noi. Quello è il segno sul quale possiamo fondare la nostra fiducia in Lui. In un momento di silenzio, riflettiamo, ringraziamo Dio, mettiamoci nelle Sue mani.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Giuseppe accoglie Maria senza mettere condizioni preventive. Si fida delle parole dell’Angelo. «La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge; e oggi, in questo mondo nel quale la violenza psicologica, verbale e fisica sulla donna è evidente, Giuseppe si presenta come figura di uomo rispettoso, delicato che, pur non possedendo tutte le informazioni, si decide per la reputazione, la dignità e la vita di Maria. E nel suo dubbio su come agire nel modo migliore, Dio lo ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio». (da Patris Corde)

Parola chiave

Accoglienza

Riflessione di papa Francesco

Tante volte, nella nostra vita, accadono avvenimenti di cui non comprendiamo il significato. La nostra prima reazione è spesso di delusione e ribellione. Giuseppe lascia da parte i suoi ragionamenti per fare spazio a ciò che accade e, per quanto possa apparire ai suoi occhi misterioso, egli lo accoglie, se ne assume la responsabilità e si riconcilia con la propria storia. Se non ci riconciliamo con la nostra storia, non riusciremo nemmeno a fare un passo successivo, perché rimarremo sempre in ostaggio delle nostre aspettative e delle conseguenti delusioni. Chiediamo in un momento di silenzio il dono della Pace, della Riconciliazione con Dio, con noi stessi e con gli altri. Possiamo farlo in particolare durante il Padre Nostro, quando diremo: “rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dal Vangelo secondo Matteo
«Gesù scese dal monte e molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi". Tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio: sii purificato!". E subito la sua lebbra fu guarita».

Idea forza

Quando soffro, Gesù è vicino a me

Riflessione

Oggi riflettiamo su una realtà che è causa di sofferenza: la malattia. È una realtà negativa, ma con Gesù questa negatività si trasforma. Gesù infatti «guarda l’umanità ferita. Egli ha occhi che vedono, che si accorgono, perché
guardano in profondità, non corrono indifferenti, ma si fermano e accolgono tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condizione di salute, senza scartare nessuno, invitando ciascuno ad entrare nella sua vita per fare esperienza di tenerezza» (papa Francesco).
Offriamo questa preghiera per le persone malate, specialmente per quelle che conosciamo, perché Dio le consoli e dia loro forza e speranza.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

«Ricordare, fare memoria. La memoria è ciò che fa forte un popolo, perché si sente radicato in un cammino, radicato in una storia, radicato in un popolo. La memoria ci fa capire che non siamo soli, siamo un popolo: un popolo che ha storia, che ha passato, che ha vita. Memoria di tanti che hanno condiviso con noi un cammino, e sono qui. Non è facile fare memoria. Noi, tante volte, facciamo fatica a tornare indietro col pensiero a quello che è successo nella mia vita, nella mia famiglia, nel mio popolo… Ma oggi è un giorno di memoria, la memoria che ci porta alle radici: alle mie radici, alle radici del mio popolo».

(Papa Francesco)

Idea forza

La memoria ci ricorda chi siamo

Preghiera del Papa

Chiediamo oggi al Signore che ci dia la grazia di mai perdere la memoria, mai nascondere la memoria – memoria di persona, memoria di famiglia, memoria di popolo –; e che ci dia la grazia della speranza, perché la speranza è un dono suo: saper sperare, guardare l’orizzonte, non rimanere chiusi davanti a un muro. Guardare sempre l’orizzonte e la speranza. E ci dia la grazia di capire quali sono le luci che ci accompagneranno sulla strada per non sbagliare, e così arrivare dove ci aspetta l’Amore di Dio.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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