Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.

Idea forza

Amarci gli uni gli altri

Riflessione

Il pensiero di oggi è una bella conseguenza delle riflessioni di venerdì scorso: se vivere l’amore è fare esperienza di Dio, che cosa stiamo aspettando per amarci gli uni gli altri? Non è quello che desidera profondamente il nostro cuore? San Giovanni ci dice qualcosa di sorprendente: se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e perfezionerà ogni nostro sforzo di generosità. In un momento di silenzio, puoi fare un proposito per vivere meglio l’amore in questa giornata, chiedendo a Dio anche l’aiuto per compierlo.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. […] Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Parole chiave

Esci da lui!

Riflessione

Il diavolo e i demoni sono realtà che causano tanta sofferenza alle persone su cui si accaniscono. La buona notizia di oggi è che Gesù non vuole che soffriamo inutilmente. Quando nella sua vita ha visto persone tormentate da spiriti impuri, Gesù ha sempre tagliato corto: “Esci da lui”. Gesù vuole il nostro bene, e basta. Quanta impurità e quante sciocchezze spesso permettiamo agli altri di introdurre nel nostro spirito? Come sapere che sono sciocchezze? Dal fatto che ci promettevano tanto, e invece ci lasciano “la bocca brutta”, tanta tristezza nel cuore, e anche vergogna di noi stessi.
Gesù invece non vuole questo. Gesù ti vuole felice. In un momento di silenzio, chiedigli perdono se hai qualche rimorso, e il suo aiuto per purificare il tuo cuore.

Preghiera

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

In quel tempo, Giovanni proclamava: "Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo". Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento".

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Dio si è fatto uomo come noi

Riflessione

Ieri la Chiesa ha ricordato il Battesimo di Gesù. Qual è l’importanza di questo fatto? È la conseguenza del Natale che abbiamo festeggiato nemmeno un mese fa: Dio si è fatto veramente uomo. Gesù è Dio, e allo stesso veramente uomo. Per questo si fa battezzare come ogni uomo, anche se Lui, in quanto Dio, non ha peccato. Questo è bello perché vuol dire che Dio prende su di sé tutto quello che siamo in modo radicale e profondo: proprio tutto, le cose belle, le gioie e le soddisfazioni, ma anche le cose che ci fanno soffrire… per tramutarle tutte in Vita nuova. In un momento di silenzio, prova ad affidare al Signore Gesù una situazione che ti fa soffrire, per viverla in Lui.

Preghiera

Padre Nostro
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San Giuseppe, prega per noi.
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Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

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Dio è amore

Riflessione

Forse potresti pensare di non conoscere Dio. Addirittura potresti dubitare di averlo mai avuto vicino. Invece non è così. Non solo Lui bussa continuamente alla porta del tuo cuore, ma tu puoi sempre fare esperienza di Lui: quando con cuore sincero ricevi l’autentico amore da qualcuno. Quella bellissima sensazione è un riflesso (pensa, solo un riflesso!) dell’amore di Dio. Se sei veramente amato da qualcuno, già hai fatto una certa esperienza di Dio. In un momento di silenzio, puoi ringraziare per l’amore che ricevi dalle persone che ti vogliono bene, e anche chiedere a Dio la grazia di conoscere sempre di più il Suo Amore!

Preghiera

Padre Nostro
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San Giuseppe, prega per noi.
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Reggio Emilia, 7 gennaio 1797: il Parlamento della repubblica cispadana è riunito e su suggerimento del sacerdote Giuseppe Compagnoni si decide “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”. Il bianco e il rosso campeggiavano nello stemma della città di Milano mentre il verde era il colore della guardia civica milanese. Ogni 7 gennaio si celebra la festa del Tricolore e le più alte cariche dello Stato italiano, a partire dal Presidente della Repubblica, fanno memoria del giorno in cui è nata la bandiera. Al Quirinale è previsto il cambio della Guardia dei Corazzieri in alta uniforme.

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Comunità

Riflessione

A volte potremmo dare poca importanza ai simboli, forse perché ci sembrano qualcosa di scontato e un po’ inutile. Invece hanno una grande importanza, perché trasmettono delle realtà fondamentali. La bandiera, ad esempio, ci ricorda che siamo una nazione, una comunità del cui cammino e destino ognuno è responsabile, in ciò che gli tocca. Anche come scuola siamo comunità, e siamo tutti vicini alle famiglie che stanno vivendo
momenti difficili e in particolare alle figlie di san Giuseppe di Roma, in isolamento per la positività al Covid. In un momento di silenzio, prova a fare un esame di coscienza, chiedendoti se ti senti responsabile del bene comune della comunità in cui vivi. Preghiamo anche per le care suore della scuola, e per tutti i nostri parenti e amici che stanno vivendo un momento di difficoltà.

Preghiera

Padre Nostro
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San Giuseppe, prega per noi.
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Braelyn Fernelius è una bambina di due anni di Clearfield, nello Utah (USA), che non vedeva l’ora di arrivare a casa della nonna per giocare con lei a dipingersi le unghie. Si era anche organizzata per l’occasione, portando con sé diverse bottigliette di smalto. Poi l’urto. Un’altra automobilista ha tamponato violentemente l’auto della famiglia, per tre volte. "Braelyn urlava e piangeva”, ha raccontato la mamma. Suo marito, Brandyn, non era con loro. Fortunatamente, non ci sono stati feriti gravi, ma la bambina era terrorizzata e non smetteva di piangere e urlare. Fortunatamente, i vigili del fuoco e i paramedici hanno risposto rapidamente alla chiamata e nessuno è rimasto gravemente ferito. Ma la bambina non smetteva di piangere dallo spavento. Stava ancora urlando quando sono arrivati Allen Hadley e Kevin Lloyd, due vigili del fuoco. I due notano le bottigliette di smalto per le unghie e hanno un’idea: per distrarre la bambina, le chiedono cosa fossero quelle bottigliette e poi si offrirono di farsi dipingere le unghie da lei! I vigili del fuoco che sono arrivati sul posto, notando lo smalto per unghie della bimba, le hanno chiesto se voleva dipingere le loro unghie. La bambina non aveva mai usato lo smalto da sola prima di allora, ma accetta immediatamente, colorando le unghie (e le dita) dei due pompieri di viola, rosa e un tocco di arancione. La piccola non solo ha smesso di piangere, ma ridacchiava divertita. La mamma è riuscita così a rilassarsi sapendo che la figlia non aveva più paura. La bambina si è subito tranquillizzata: “Dopo pochi minuti, la bambina si è messa a dipingere con calma le unghie, dimenticandosi dell’incidente che aveva appena vissuto”, ha scritto il dipartimento in un post su Facebook. I genitori di Braelyn hanno ringraziato i vigili del fuoco per aver trasformato un’esperienza traumatica in un divertente ricordo per la loro figlia. Ora, tutto quello che la bambina ha da raccontare è il fatto che ha messo lo smalto alle unghie di quei due signori e non l’incidente.

Riflessione

Possiamo scommettere che i due pompieri, all’entrare in servizio quella mattina, non avessero nessuna intenzione di tingersi le unghie, anzi… Ma lo hanno fatto (addirittura sorridendo) quando hanno pensato che potesse fare del bene alla piccola Braelyn… Quando si ama davvero una persona, infatti, si è disposti a fare per lei cose che di per sé non avremmo mai nemmeno immaginato… Questo è quello che succede nel Natale. Dio viene in nostro soccorso. E per salvarci, per farci entrare nel Suo Amore, è disposto a tutto, non solo a tingersi le unghie… no! Fa molto, molto di più!
Lui, che è il Dio eterno, si fa “come noi”! Si incarna! Si fa uomo! Quando penserai a Gesù che nasce, in questo Natale a cui ci stiamo preparando, pensa anche ai due pompieri, magari ti aiuterà… Chiedi in questi giorni a Dio, e anche in questo momento di silenzio, che ti aiuti a capire l’immenso amore che ha per te! Lui è disposto a tutto per te!

Preghiera

Padre Nostro
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Dal Vangelo secondo Luca

Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come
questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla
casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose
l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

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Eccomi!

Riflessione

Come possiamo fare del mondo in cui viviamo un posto più bello, nonostante le difficoltà di questo periodo? In cosa possiamo poggiare la nostra speranza, ormai vicini a un Natale che molti di noi non potranno celebrare accanto ai nostri cari, spesso rinunciando ad alcune tradizioni a cui siamo affezionati? La risposta ce la offre una ragazza di circa 15 anni che circa 2000 anni fa, di fronte a qualcosa di impossibile alla mente umana, ebbe un coraggio e una generosità immensa. Cosa fece? Una cosa molto semplice: rispose “Sì! Eccomi!” a quel Dio di cui si fidava con tutta se stessa! Perché Dio, che rispetta la tua libertà, non potrà fare della tua vita la meraviglia che ha in mente senza il tuo sì generoso. E questo mondo ha bisogno del contributo di ognuno di noi. Per questo, in un momento di silenzio, prova a chiedere a Dio di avere una fiducia come quella di Maria, per permettere che Gesù nasca nel tuo cuore in questo Natale.

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Dal Vangelo secondo Matteo:

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

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Sognare

Riflessione

Il sogno è un posto privilegiato per cercare la verità, perché lì non ci difendiamo dalla verità. I sogni vengono, e… E Dio anche parla nei sogni. Non sempre, […] Giuseppe era l’uomo dei sogni, ma non era un sognatore, eh? Non era un fantasioso. Un sognatore è un’altra cosa: è quello che crede… va… sta sull’aria, e non ha i piedi sulla terra. Giuseppe aveva i piedi sulla terra. Ma era aperto. Non perdere la capacità di sognare il futuro: ognuno di noi. Ognuno di noi: sognare sulla nostra famiglia, sui nostri figli, sui nostri genitori. Guardare come io vorrei che andasse la vita loro. […] Sognare come sognano i giovani, che sono “spudorati” nel sognare, e lì trovano una strada. Non perdere la capacità di sognare, perché sognare è aprire le porte al futuro. Essere fecondi nel futuro. (Papa Francesco)

Preghiera

Padre Nostro…
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17 dicembre 1903: è questa la data fondamentale in cui i fratelli Orville e
Wilbur Wright hanno realizzato il primo volo con il primo mezzo motorizzato, il Wright Flyer. Dalla fine del 1902, i fratelli Wright si erano dedicati all'installazione di un motore su una sorta di aliante. I fratelli si
erano rivolti a diverse case automobilistiche per avere un motore a scoppio con un rapporto potenza - peso soddisfacente, ma, dato che nessuna era stata in grado di fornirglielo, ne avevano progettato uno, facendolo poi realizzare al loro meccanico e collaboratore di fiducia, Charlie Taylor. I fratelli hanno avuto lo stesso problema per le eliche ed alla fine hanno deciso di costruirle da soli. Tornati a Kitty Hawk nel settembre 1903, i fratelli hanno dovuto attendere il mese di dicembre per testare il loro aereo, a causa delle avverse condizioni meteo. Il primo tentativo di volo, compiuto da Wilbur, si è concluso con uno schianto al suolo dopo appena 3,5 secondi dal decollo. Sistemati i danni, Orville ci ha riprovato 3 giorni dopo: era il 17 dicembre. Il velivolo rimase in aria per 12 secondi, percorrendo 36 metri. Il Wrigh Flyer è considerato il primo aeroplano ad aver eseguito un volo controllato con un pilota a bordo.

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Fatti per volare

Riflessione

Quante avrebbero scommesso sui fratelli Wright? Eppure quei 12 secondi di per aria, costati anni di faticosi sforzi, hanno aperto una nuova epoca nel trasporto. Cosa c’entra con noi? È questa la buona notizia di oggi: ognuno di noi è chiamato a porre il suo granello di storia per cambiare la realtà in meglio. Dio chiama ognuno di noi a una missione che solo tu puoi svolgere, perché Lui la affida a te. La sfida affascinante è scoprirla! Come fare? Per esempio amando, dando il meglio di te stesso negli sforzi che fai ogni giorno nello studio e nelle tue attività quotidiane. Riflettiamo in un momento di silenzio, in cui puoi anche chiedere aiuto a Dio affinché ti ispiri, ti aiuti e ti accompagni in questa bellissima avventura…

Preghiera

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Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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