Un uomo nel deserto del Sahara custodisce da solo un "tesoro". Alcuni predoni lo vengono a sapere e per rubarglielo lo uccidono. No, non è lo spunto per un romanzo, ma una storia vera. Avvenuta nel 1916 ai confini nella profonda Algeria. Ed è la storia dell'uccisione di Charles de Foucauld, il “fratello universale”, che presto sarà santo. (da Avvenire.it)

Parola chiave

Tesoro

Riflessione

Charles proveniva da una nobile famiglia di Strasburgo. Visse una gioventù distratta e frivola, che lo portò a cercare fortuna nell’esercito e poi come esploratore in Africa. Uomo capace di stupore, rimase sorpreso al vedere dei musulmani che pregavano. Pieno di domande, si pose quella più grande un giorno in cui entrò in chiesa, quando disse: «Mio Dio, se esisti, fa’ che ti conosca». Da quel momento la sua vita cambiò: aveva scoperto il grande Tesoro: Gesù che portava sempre nel cuore e di cui parlava a tutti. «Non appena ho creduto che ci fosse un Dio, ho capito che non potevo vivere che per Lui». In questo Avvento che abbiamo cominciato, possiamo chiederci: ho presente cosa è veramente importante nella mia vita? Lo cerco con tutto me stesso? Se ho la grazia di credere in Dio, perché non Gli chiedo in un momento di silenzio di aiutarmi in questa ricerca?

Momento di silenzio

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Idea forza

Gesù viene incontro a noi

Riflessione

Tante, troppe volte pensiamo al nostro rapporto con Dio ritenendo che esso dipenda soprattutto da noi. È commovente invece fare una piccola grande rivoluzione copernicana: è Dio il primo che si mette in movimento, che viene incontro a te, che ti cerca mendicando il tuo cuore! Fu questa l’esperienza di sant’Andrea: mentre stava nelle sue occupazioni quotidiane, si vide venire davanti un uomo di nome Gesù, che rivolgendogli la parola lo invitò a seguirlo per tutta la vita! Con questa consapevolezza iniziamo questo cammino di Avvento: in esso ci prepariamo a ricevere quel Qualcuno che verrà come Bambino, per trovarci, guardarci negli occhi,
chiamarci per nome, darci la Gioia.

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Era un giovane di ricca famiglia, originario di Strasburgo. Siamo nel XIX secolo, e il clima culturale positivista lo aveva portato a un radicale ateismo oltre che a un odio per la Chiesa. Trovandosi a Roma, sfidato da un amico cattolico, imparò a memoria una preghiera di san Bernardo alla Madonna (ovviamente non condividendone il contenuto), e accettò di indossare
la copia di una medaglia miracolosa, la cui festa è proprio oggi. Per caso entrò in una chiesa vicina all’attuale via del Tritone, sant’Andrea delle Fratte. Ecco cosa gli accadde, testimoniato dalle sue parole.

«Camminavo nella chiesa, quando mi sentii preso da un gran turbamento che non so esprimere a parole. Parve che mi calasse innanzi come un velo; tutta la chiesa si oscurò, tranne una sola cappella che raggiava di vivissimo splendore, e vidi sull’altare starsi in piedi viva, grande, maestosa, bellissima, piena di misericordia la Beatissima Vergine Maria, somigliante nel portamento e nell’atteggiamento alla immagine impressa sul diritto della medaglia miracolosa della Concezione. A tal vista io caddi in ginocchio là dov’ero. Più volte tentai con sforzo di alzare gli occhi verso la Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li fece presto abbassare: ciò però non impediva ch’io avessi evidenza di quella apparizione. Potei a stento fissare lo sguardo nelle mani di Maria, e vidi in esse l’espressione del perdono e
della misericordia. Alla presenza della Santissima Vergine, sebbene non mi dicesse parola, io compresi a fondo l’orrore dello stato in cui ero, la bellezza della religione cattolica, in una parola io capii tutto.»

Quando de Bussiéres rientrò in chiesa, trovò Alfonso in lacrime, ancora prostrato a terra. Malgrado gli facesse tante domande, il giovane non riuscì a rispondere, ma prese la Medaglia che portava al collo e la baciò affettuosamente.

Parole chiave

La Fede è un dono che è bello accogliere

Riflessione

A volte pensiamo di essere lontani da Dio, che è impossibile credere. Effettivamente è così, infatti! È impossibile credere in Dio se proviamo a farlo solo con le nostre forze. La Fede è un dono Suo, che noi possiamo accogliere e far crescere con la nostra cooperazione. Puoi pregare, in un momento di silenzio, per chiedere a Dio di darti, o di accrescere, la Fede nel suo Amore misericordioso!

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

A fine novembre del 1999 fa fu riaperta la Basilica di Assisi, dopo il terremoto di due anni prima. All’inaugurazione erano tutti col naso all'insù ad ammirare le volte ricostruite, i preziosi affreschi dei santi e l'intera
decorazione pittorica murale riportati allo stato originario. Un miracolo reso possibile da un'equipe di operai, restauratori, storici dell'arte e volontari che hanno lavorato per 800 giorni al «cantiere dell’utopia», così come l’hanno ribattezzato gli osservatori di tutto il mondo. L’impresa ha avuto inizio pochi giorni dopo i drammatici crolli del 26 settembre 1997, che hanno visto collassare la volta di Cimabue e gli affreschi della prima campata (tra cui alcuni attribuiti a Giotto) e in cui hanno perso la vita quattro persone impegnate in un sopralluogo della struttura. Dopo il certosino recupero di 300mila frammenti di affresco, è partita l'opera di ricostruzione costata complessivamente 72 miliardi di lire (corrispondenti agli attuali 37 milioni di euro) e portata a termine in anticipo rispetto ai tempi prefissati. All'inaugurazione di vent’anni fa seguirono altri interventi di ripristino delle decorazioni pittoriche, tra cui la Vela di San Girolamo nel 2002 e quella di San Matteo nel 2006.

Idea forza

Ricominciare si può!

Riflessione

A volte nella vita si prendono brutti colpi. Ci sono eventi che ci possono ferire, ci possono fare male e mettere alla prova la nostra resistenza. La storia bella di oggi ci invita a non perdere la speranza. Anche se tutto sembra essere andato in pezzi, con un po’ di pazienza e con amore si
possono sanare le ferite più profonde. Per farlo, però, abbiamo bisogno di un Amore più forte della morte e del dolore. Quell’Amore ce lo offre Dio ogni giorno. In un momento di silenzio, puoi pregare e chiedere a Dio consolazione, aiuto e forza per sanare una o più situazioni che hai molto a cuore.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La giornata di oggi è stata istituita in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano domenicano Rafael Trujillo (1930-1961) (www.onuitalia.it).

Parola chiave

Donna

Riflettiamo con le forti parole di papa Francesco

«La rinascita dell’umanità è cominciata dalla donna. Le donne sono fonti di vita. Eppure sono continuamente offese, picchiate, violentate, indotte a prostituirsi e a sopprimere la vita che portano in grembo. Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo
della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!» In un momento di silenzio offriamo il nostro impegno personale e la nostra preghiera a Maria,
la giovane Donna che dicendo sì a Dio, ha permesso che l’umanità fosse riconciliata dal Figlio suo.


Ave Maria, piena di grazia…
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Nell’odierno Vietnam, dal 1625 al 1886, imperversò una violenta persecuzione per impedire la propagazione del Cristianesimo. Furono uccise per la loro fede, in questo lasso di tempo, più di 100.000 persone! Di questi sono stati dichiarati santi 117 martiri (sacerdoti, seminaristi, padri e madri di famiglia). Il più conosciuto è il sacerdote Andrea Dung-Lac, che dopo essere stato catturato e torturato, fu decapitato.

Parola chiave

Libertà

Riflessione

Pensiamo oggi a tutte quelle persone che, ancora oggi, vivono privazioni gravi, enormi difficoltà, spesso rischiano la vita perché non vogliono rinunciare alla loro fede in Dio, o alle idee che professano. I giornali non ne parlano quanto meriterebbero. Allora noi dedichiamo loro un momento di silenzio, in cui possiamo pregare per loro, perché la loro fedeltà sia un seme di rinnovamento per il mondo intero.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Idea forza

Amare è darsi senza calcoli

Riflessione

Spesso Gesù deve sorridere, quando ci vede così impegnati a cercare di apparire perfetti agli occhi di chi ci circonda… Lui, che sa vedere nella profondità del cuore di ognuno, rimane colpito e commosso da una povera vedova, che senza curarsi di cosa avrebbero detto gli altri, offre a Dio tutto il poco che ha! La misura dell’amore non è costituita da gesti eclatanti e vistosi, ma dall’autenticità della nostra offerta quotidiana. Non pensiamo agli obiettivi che il mondo pretende da noi… Puntiamo piuttosto a impegnarci volta per volta, con pazienza e generosità, a scuola, in
amiglia, con gli amici. È questa l’offerta che arriva al cuore di Dio e che renderà il mondo un posto più giusto e bello.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Il 20 novembre, dal 1989, si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. A New York, il 20 novembre 1989, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, che enuncia i diritti fondamentali da riconoscere e garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine del pianeta. I principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza sono quattro: non discriminazione; superiore interesse (l'interesse dei bambini e delle bambine deve avere la priorità); diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo; ascolto delle opinioni del minore.

Idea forza

Il più debole ti appartiene

Riflessione

Come cristiani, come cittadini, come esseri umani, siamo chiamati a rispettare la dignità di ogni essere umano. La giornata di oggi ci ricorda, in un mondo che spesso ragiona solo con il criterio del profitto e dell’utilità, che un cuore saggio e nobile riconosce negli esseri umani più indifesi il bene più prezioso dell’umanità. Come diceva Madre Teresa di Calcutta, riferendosi al dramma dell’aborto in un discorso all’ONU, se non rispettiamo la dignità dell’indifeso per eccellenza, “non c’è più niente che impedisca a me di uccidere te e a te di uccidere me”. Puoi pregare, in un momento di silenzio, per tutti i bambini e gli adolescenti che soffrono
ingiustamente.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Questa festa conclude l’anno liturgico della Chiesa. È una festa bellissima perché ci mostra il modo in cui agisce Gesù Cristo, Dio di amore, che vince il mondo dando la propria vita sulla Croce, e che da essa regna non dando ordini, ma servendo umilmente ogni persona. Per questo, nel Vangelo di domenica ascolteremo che Cristo Re, «quando verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria». E allora sarà il Giudizio Universale. E il metro di questo giudizio sarà l’Amore…

Dal Vangelo secondo Matteo
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

Idea forza

Al tramonto della vita, sarai giudicato sull’Amore (San Giovanni della Croce)

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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