Dalla lettera ai Romani
Fratelli, noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi […] La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; […] non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; […] Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.

Idea forza

Un solo corpo

Riflessione

Parole a prima vista difficili da realizzare, quelle di Paolo… eppure, nei momenti di vera difficoltà, quando bisogna stringere i denti, scopriamo che il compagno di banco non è così diverso da me, e abbiamo in comune molto più di quanto avessimo immaginato… basta andare oltre i pregiudizi e riconoscere la bellezza di camminare insieme per un obiettivo condiviso. Quanto è bello che ciò accada nella famiglia, in una classe, in una scuola. Questo accade nella Chiesa. In un momento di silenzio, proviamo a contemplare queste realtà comunitarie in cui ci muoviamo ogni giorno, e proponiamoci di contribuire affinché in esse regni il rispetto e la generosità.

Momento di silenzio

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

L’Italia il 4 novembre ricorda, commemorando i suoi Caduti, l’Armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Fu quella la prima drammatica esperienza collettiva che si verificava dopo la proclamazione del Regno. L’Italia dimostrò di essere una Nazione e alimentò questo senso di appartenenza con la strenua resistenza sul Grappa e sul Piave, fino alle giornate di Vittorio Veneto. Le Forze Armate, ricordando la raggiunta unità nazionale, onorano il sacrificio di oltre seicentomila Caduti e di tante altre migliaia di feriti e mutilati, con sentimento di gratitudine che la festa del 4 novembre vuol mantenere vivo poiché è dall’esperienza della storia che nascono i valori irrinunciabili di una Nazione. Il significato del ricordo della Grande Guerra non è quello della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico, ma è quello di aver difeso la libertà, raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta. (da www. Difesa.it)

Parola chiave

Unità

Riflessione

Nella nostra vita riceviamo tanti benefici da persone che ci hanno preceduto e che si spendono per il bene comune. Basti pensare ai nostri genitori… Spesso non ci rendiamo conto del sacrificio che realtà per noi ovvie, come il cibo, la salute, la casa, l’educazione, la libertà, hanno significato per molte persone che spesso nemmeno conosciamo. In un
momento di silenzio rifletti su cosa puoi offrire al prossimo, in particolare in questi giorni difficili per tutto il paese. La tua missione sarà contribuire al bene della nostra società. In che modo? Puoi anche chiedere a Dio aiuto per scoprirlo nella tua vita.

Momento di silenzio

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi impariamo alla scuola di un grande santo. Grande, perché si è fatto servo per amore

Nacque a Lima, capitale del Viceregno del Perù, nel 1579, da una schiava di origine africana. Poverissimo ma ricco di amore per Gesù, lavorava come garzone di un barbiere-chirurgo, finché chiese di entrare in convento come frate domenicano. All’inizio non era accettato per le sue umili origini, ma il suo spirito di servizio e di umiltà per amore a Gesù crocefisso conquistò con il tempo tutti i suoi confratelli. La fama di santità di Martìn incominciò a diffondersi in tutto il Perù, fino a giungere addirittura in Messico! Scusava i difetti degli altri. Assisteva con affetto gli ammalati. Procurava cibo, vestiti e medicine ai più poveri. Non si contano i miracoli da lui compiuti. Era conosciuto dal popolo come dagli aristocrativi con il nome di “Martino della Carità”.

Idea forza

La carità non avrà mai fine

Preghiera

Umilissimo San Martino de Porres,
la tua ardente carità
ha abbracciato tutto il creato,
dai fratelli bisognosi agli animali del campo.
Tutti hanno ubbidito alla voce del tuo cuore,
perché l’amore sa toccare il cuore di tutti.
Ti preghiamo, insegnaci ad amare!
Libera il nostro cuore
dalle chiusure e dalle paure,
perché si apra a Dio e ai fratelli.
Fa’ che possiamo rispettare
ed amare il creato
e le creature come dono prezioso
del tuo amore.
San Martìn de Porres,
prega per noi!

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La sofferenza per la scomparsa di una persona cara può aver toccato ognuno di noi. Oggi tuttavia questa esperienza dolorosa si tinge di speranza: infatti per noi cristiani la morte non è la fine tutto, bensì un passaggio verso l’Eternità! La vita, questo crediamo, non ci è tolta, ma trasformata!
«Per il cristiano, che unisce la propria morte a quella di Gesù, la morte è come un andare verso di lui ed entrare nella vita eterna. […] Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna» contano sulla nostra preghiera perché entrino nella comunione d’amore di Dio.

Idea forza

Vita Eterna

Riflessione

Il legame con i nostri cari che sono scomparsi non è stato reciso. Il nostro ricordo e soprattutto la nostra preghiera sono il legame che ci tiene uniti a loro. In questo giorno dei defunti, li ricordiamo tutti in un momento di silenzio, e poi preghiamo per loro.

Padre Nostro…
L’eterno riposo dona a loro Signore, e splenda ad essi la Luce perpetua. Riposino in pace! Amen.
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella… è che domani è festa (ma non delle zucche di Halloween)

Al di là delle origini dei riti pagani di fine ottobre, il nome Halloween deriva da “All Hallows Eve”, che vuol dire vigilia di tutti i Santi, la festa che la Chiesa colloca il primo novembre. Chi sono i Santi? Qual è la loro importanza? I Santi non solo quelli che stanno sul calendario e sugli altari delle chiese, ma tutte quelle innumerevoli persone, che sarebbe impossibile elencare, che nella loro vita, in ogni epoca, si sono santificate, cioè hanno vissuto l’Amore, quindi hanno trovato Dio e sono già adesso con Lui, in Lui. Questa è una buona notizia perché vuol dire una cosa: tu non sei solo, perché tutti i Santi pregano per te: è come se tu avessi uno stadio enorme pieno di santi che fanno il tifo per te.

Idea forza

Tu non sei mai solo, tu non sei mai sola

Riflessione

Hai mai pensato a chiedere aiuto a un santo? Può essere un santo che ti sta simpatico, o quello di cui porti il nome… proponiti in questi giorni di cercare informazioni su di lui, magari di leggere la sua storia, e magari di pregarlo ogni tanto, di chiedergli aiuto quando ne hai bisogno. Non c’è niente di meglio di avere un santo per amico!

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Può un’adolescente vivere la vita in pienezza ed essere santa? Non c’è dubbio. Lo dimostra l’esistenza di Chiara Badano. Visse a Sassello con il padre Ruggero, camionista, e la madre Maria Teresa, casalinga. A nove
anni, durante un congresso, scopre Gesù e nasce in lei il desiderio di amarLo, di “preferirlo”. Volitiva, tenace, altruista, di lineamenti fini, snella, grandi occhi limpidi, sorriso aperto, ama la neve e il mare, pratica molti sport. Ha un debole per le persone anziane che copre di attenzioni.. Dai suoi quaderni traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita. Terminate le medie a Sassello si trasferisce a Savona dove frequenta il liceo classico. A sedici anni, durante una partita a tennis, avverte i primi lancinanti dolori ad una spalla della malattia che affronterà con fede e con quel sorriso che avvicinerà alcuni medici che la cureranno, prima non praticanti. Le ultime sue parole alla mamma furono: "Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!".

(da www.santiebeati.it)

Parola chiave

Preferire Gesù

Dagli scritti di Chiara

Ho riscoperto il Vangelo sotto una nuova luce. Ho capito che non ero una cristiana autentica perchè non lo vivevo sino in fondo. Ora voglio fare di questo magnifico libro il mio unico scopo della vita. Non voglio e non posso rimanere analfabeta di un così straordinario messaggio. Come per me è facile imparare l’alfabeto così deve esserlo anche vivere il Vangelo. Ho riscoperto questa frase che dice: “Date e vi sarà dato”: devo imparare ad avere più fiducia in Gesù, a credere al suo immenso amore.

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi... è un evento storico

Il 28 ottobre 1965, durante il Concilio Vaticano II della Chiesa Cattolica, il papa Paolo VI promulgò il documento Nostra Aetate. È una bella notizia perché fu un documento importantissimo per dare una profonda spinta al dialogo dei Cristiani con le altre religioni, in particolare con quella ebraica.

Idea forza

Siamo tutti uniti da un comune destino

Riflessione

Tutti gli uomini hanno una chiamata comune inscritta nel loro cuore, che è trovare e dimorare in quel Bene da cui provengono e da cui sono costantemente attratti. In un momento di silenzio preghiamo perché ogni uomo possa avvicinarsi a Dio, e affinché l’appartenenza a religioni differenti non sia mai utilizzato come pretesto per azioni violente o
ingiustizie.

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

49. Il mettersi seduti ad ascoltare l’altro, caratteristico di un incontro umano, è un paradigma di atteggiamento accogliente, di chi supera il narcisismo e accoglie l’altro, gli presta attenzione, gli fa spazio nella propria cerchia. Tuttavia, «il mondo di oggi è in maggioranza un mondo sordo […]. A volte la velocità del mondo moderno, la frenesia ci impedisce di ascoltare bene quello che dice l’altra persona. E quando è a metà del suo discorso, già la interrompiamo e vogliamo risponderle mentre ancora non ha finito di parlare. Non bisogna perdere la capacità di ascolto». (dalla “Fratelli tutti”).

Idea forza

In ascolto dell’altro

Riflessione

A quanta bellezza rinunciamo quando pensiamo solo a noi stessi, quando non ascoltiamo e custodiamo ciò che vorrebbe esprimere la persona che ci sta accanto. Con un pizzico di accoglienza in più, impareremmo molte più cose, con molta più facilità (probabilmente la media dei voti crescerebbe notevolmente), ma soprattutto ci stupiremmo ogni giorno della ricchezza
che ci circonda nel prossimo. Concludiamo con un augurio del Papa di imparare da San Francesco d’Assisi: lui «ha ascoltato la voce di Dio, ha ascoltato la voce del povero, ha ascoltato la voce del malato, ha ascoltato la
voce della natura. E tutto questo lo trasforma in uno stile di vita. Spero che il seme di San Francesco cresca in tanti cuori».

Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi ci mettiamo in ascolto del padre Luigi, che ci parla in questo
particolare frangente didattico


Cosa diceva don Luigi ai suoi ragazzi? Parlava loro come agli allievi dell’Istituto Manin e dell’Orfanotrofio Gesuati, dove centinaia di ragazzi imparavano un mestiere e si allenavano alla vita e al lavoro:
«Cari ragazzi, è una fortuna poter studiare: lo studio è un mezzo opportuno per costruire futuro. Dalla scuola si impara a vivere da cittadini, ad assumere responsabilità. Il tuo avvenire è nelle tue mani: impegnandoti puoi costruirlo sicuro. L’uomo fa parte della grande famiglia universale, quindi in proporzione alle sue forze è tenuto a collaborare con gli altri per il bene comune. Chi non collabora al bene sociale è un membro disgregante della comunità».

Idea forza

Insieme per il bene comune

Riflessione

Tutti sappiamo bene di vivere in un tempo particolarmente difficile, che è tornato a colpire la possibilità di riunirci tutti in presenza nelle nostre aule scolastiche. È il momento della responsabilità personale, di dare con entusiasmo e speranza tutto quel che abbiamo e possiamo, non pensando in primo luogo al nostro interesse, ma comprendendo che ognuno di noi ha una missione: siamo responsabili del bene degli altri e della società già
da adesso! A partire dalla prudenza, dal rispetto, dall’impegno e dall’entusiasmo con cui tutti, Ragazzi e Docenti, riprendiamo il cammino! Anche se alcuni collegati in streaming, facciamo scuola insieme, per il bene comune! Iniziamo questa settimana con un momento silenzioso di riflessione. Se vuoi, puoi metterti alla presenza del Signore per fare di fronte a Lui un proposito concreto per questi prossimi giorni.

Momento di silenzio


Padre Nostro…
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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