Oggi è la festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele. Riflettiamo sul dono della presenza degli angeli custodi attraverso una
storia realmente accaduta…

Un avvocato di Fano stava tornando a casa da Bologna. Era al volante della sua macchina nella quale si trovavano anche sua moglie e i suoi due figli. Ad un certo punto, sentendosi stanco, avrebbe voluto chiedere di essere sostituito alla guida, ma il figlio maggiore, Guido, stava dormendo. Dopo qualche chilometro, nei pressi di San Lazzaro, si addormentò anche lui. Quando si svegliò si accorse di trovarsi ad un paio di chilometri da Imola. Fuori da sé dallo spavento urlò: "chi ha guidato la macchina? È successo niente?"… - No - gli risposero in coro. Il figlio maggiore, che era al suo fianco si svegliò e disse di aver dormito saporitamente. La moglie e il figlio minore, increduli e meravigliati, dissero di aver constatato un modo di guidare diverso dal solito: a volte l'auto era per finire contro altri veicoli ma all'ultimo momento, li evitava con delle manovre perfette. Anche la maniera di prendere le curve era diversa. "Soprattutto" diceva la moglie "ci ha colpito il fatto che tu sei rimasto immobile per molto tempo e non hai più risposto alle nostre domande…"; "Io - la interruppe il marito - non potevo rispondere perché dormivo. Io ho dormito per quindici chilometri. Non ho veduto e non ho sentito niente perché dormivo… . Ma chi ha guidato l'auto? Chi ha impedito la catastrofe?… Dopo un paio di mesi l'avvocato si recò a San Giovanni Rotondo. Padre Pio, appena lo vide, mettendogli una mano sulla spalla, gli disse: "Tu dormivi e l'Angelo Custode ti guidava la macchina". Il mistero fu svelato.

(da http://ilpio.blogspot.com)

Idea forza

C’è un angelo sempre al nostro fianco

Riflessione

La buona notizia di oggi è che non solo, come sappiamo, Dio si prende costantemente cura di noi con amore infinito, anche se e quando non ce ne rendiamo conto. Dio fa di più, ci affida alle cure di un angelo messo lì apposta per noi, per proteggerci. In un momento di silenzio, puoi pregare questo angelo, e chiedergli aiuto per qualche situazione che ti preoccupa.

Padre Nostro…
Angelo di Dio, che sei mio custode, illumina, custodisci, reggi e conforta me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Ieri si è celebrata la 106° giornata del migrante e del rifugiato. Ascoltiamo le parole del Papa e una storia di speranza

Idea forza

Anche nel dolore, l’amore ha sempre l’ultima parola

Preghiera

Padre buono, Ti preghiamo: conforta e proteggi tutti quei fratelli e quelle sorelle che, spinti dalle guerre, dalla povertà e dalle necessità, lasciano la loro casa e la loro terra per mettersi in cammino come profughi verso luoghi più sicuri. Aiutali, per la sua intercessione, ad avere la forza di andare avanti, il conforto nella tristezza, il coraggio nella prova. Dona a chi li accoglie un po’ della tenerezza di questo padre giusto e saggio, che ha amato Gesù come un vero figlio e ha sorretto Maria lungo il cammino.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tuo Figlio, che San Giuseppe salvò fuggendo in Egitto, e per intercessione della Vergine Maria, che egli amò da sposo fedele secondo la tua volontà. Amen.

messaggio-papa-giornata-rifugiati

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Parole di Papa Francesco da ascoltare...

Oggi è la GIORNATA MONDIALE DEI SOGNI…

E in particolare in questo tempo di crisi, oggi, è importante non chiudersi in se stessi, sotterrando il proprio talento, le proprie ricchezze spirituali, intellettuali, materiali, tutto quello che il Signore ci ha dato, ma aprirsi, essere solidali, essere attenti all’altro. Nella piazza, ho visto che ci sono molti giovani: è vero, questo? Ci sono molti giovani? Dove sono? A voi, che siete all’inizio del cammino della vita, chiedo: Avete pensato ai talenti che Dio vi ha dato? Avete pensato a come potete metterli a servizio degli altri? Non sotterrate i talenti! Scommettete su ideali grandi, quegli ideali che allargano il cuore, quegli ideali di servizio che renderanno fecondi i vostri talenti. La vita non ci è data perché la conserviamo gelosamente per noi stessi, ma ci è data perché la doniamo. Cari giovani, abbiate un animo grande! Non abbiate paura di sognare cose grandi!

Parola chiave

Sognare cose grandi

Riflessione

Dopo aver ascoltato le parole di papa Francesco, chiediamoci in un momento di silenzio... Io, cosa sogno? Quali sono i miei orizzonti di speranza? Sono riferiti solo a me stesso, o sono aperti al Bene di chi mi sta accanto? Credo che questo sogno è davvero realizzabile? In un momento di silenzio, puoi metterlo nelle mani del Signore. Diceva un santo dei nostri tempi: «Quando un sogno è di Dio, è incontenibile… Sognate e la realtà supererà i vostri sogni».

Momento di silenzio

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La bella ricorrenza di oggi: tanti anni fa padre Luigi veniva ordinato sacerdote! Riviviamo quel giorno memorabile attraverso le sue parole

24 settembre 1842…
La basilica di S. Marco risuonava dei canti gregoriani. Erano i seminaristi a cantare, ed erano tanti e bravi. Del giorno della mia ordinazione sacerdotale ricordo soprattutto quando, steso a terra, insieme ai miei 23 compagni, mentre su di noi si invocavano tutti i santi, io piangevo. Sì, perché avevo avuto paura che non arrivasse mai quel giorno. Ero stato molto malato. Credevo di morire, parlavano di tubercolosi, o di mal di cuore, sputavo sangue. Avevo domandato intensamente a Maria, mia dolcissima Madre, di ottenermi il dono dell’ordinazione sacerdotale e di celebrare una S. Messa, una sola. Ed ero lì. Lasciai passare nel cuore e nella mente i volti amati dei miei genitori e fratelli, dei sacerdoti guida della mia anima, […] del patriarca Jacopo Monico che mi aveva sempre incoraggiato e che tra poco mi avrebbe consacrato sacerdote… E rivedevo le mie parrocchie di Venezia: i Frari, S. Pantaleone dove eravamo passati più volte cambiando di casa. E sognavo: se mi vuoi sacerdote, eccomi pronto per te e per tutti quelli che mi affiderai.

Parola chiave

Eccomi!

Riflessione

Ogni chiamata di Dio è un dono immenso per la persona che la riceve e per chi le sta intorno. Basti pensare ai frutti di amore e di bene che sono scaturiti dalla risposta fedele del Beato Luigi!!! Affidiamo oggi alla sua intercessione tutte le nostre necessità, e chiediamogli in particolare che i giovani chiamati a un cammino di speciale donazione siano coraggiosi e generosi nel rispondere con fiducia al Signore.

Momento di silenzio.

Padre Nostro
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La storia bella di oggi è… il santo del giorno. Un miracolo di Padre Pio da Pietrelcina

Maria è la madre di un bimbo ammalatosi appena nato, la quale apprende, a seguito di una visita medica che la piccola creaturina è affetta da un male assai complesso. Quando oramai ogni speranza di salvarlo è assolutamente persa, Maria si decide a partire in treno per San Giovanni Rotondo. Abita
in un paese al capo opposto della Puglia ma ha sentito tanto parlare di questo frate che porta impresse nel suo corpo cinque ferite sanguinanti, uguali a quelle di Gesù sulla Croce, e che fa grandi miracoli, guarisce gli ammalati e ridà speranza agli infelici. Parte subito ma durante il lungo viaggio, il bambino muore. Lo avvolge fra gli indumenti personali e, dopo averlo vegliato per tutta la notte sul treno, lo ripone dentro la valigia e ne chiude il coperchio. Giunge così il giorno seguente a San Giovanni Rotondo. È disperata, ha perso l'affetto cui più tiene al mondo ma non ha perso la fede. La sera stessa è al cospetto del frate del Gargano; è in fila per confessarsi e fra le mani stringe la valigia che contiene il piccolo cadavere del suo bambino, oramai deceduto da più di ventiquattro ore. Arriva di fronte a Padre Pio. È chino a pregare quando la donna si inginocchia singhiozzante di pianto rotto dalla disperazione, ed implora il suo aiuto, lui la guarda intensamente. La madre apre la valigia e gli mostra il piccolo corpicino. Il povero frate è profondamente toccato ed anch'egli è straziato dal dolore di questa madre inconsolabile. Prende il bambino e gli poggia la mano stigmatizzata sul capo, poi rivolti gli occhi al cielo recita una preghiera. Non passa più di un secondo che la povera creatura già si rianima: un gesto a scatto gli rimuove prima le gambine e poi le piccole braccia, sembra svegliarsi da un lungo sonno. Rivolto alla madre gli dice: “Madre, perché strilli, non vedi che tuo figlio dorme?” Le grida della donna e della folla che assiepa la piccola chiesa esplodono in una ovazione generale. Di bocca in bocca si urla al miracolo. È il maggio 1925 quando la notizia di questo umile frate che guarisce gli storpi e resuscita i morti, scorre veloce sui fili del telegrafo di tutto il mondo.

Idea forza

Mai perdere la fede

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La buona notizia di oggi… essere fratelli di Gesù

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la
mettono in pratica».

Idea forza

Ascoltare e mettere in pratica la Parola di Gesù

Riflessione

In questo episodio sembrerebbe quasi che Gesù non riconosca Maria come mamma… ma in realtà è tutt’altro: la Madonna in tutta la sua vita ha mantenuto e meditato dentro di sé la Parola di Dio, il Verbo, finché Essa si è incarnata nascendo da Lei. Per questo Lei è veramente Madre di Gesù e Madre nostra! Preghiamola con fiducia, perché ci educhi come suoi figli che siamo, per essere veri fratelli di Gesù: ascoltando e mettendo in pratica i suoi insegnamenti.

Momento di silenzio...

Padre Nostro
Maria, Madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Oggi è la giornata internazionale della Pace, istituita dall’ONU

Un racconto cinese…
Tanto tempo fa in Cina, una ragazza chiamata Li-Li si sposò e andò a vivere con il marito e la suocera. In poco tempo, Li-Li si accorse che non andava per nulla d’accordo con la suocera. Le loro personalità erano molto differenti e Li-Li si arrabbiava a causa del carattere e delle abitudini della donna. Inoltre la suocera la criticava costantemente. Era un rapporto complicatissimo…

Alla fine Li-Li, stufa di vivere così, decise di agire: andò a trovare un uomo anziano e saggio, molto conosciuto nel paese del padre, il signor Huang. Li-Li gli spiegò la situazione e gli chiese un’erba velenosa in modo da risolvere definitivamente la questione. Il signor Huang ci pensò un momento e alla fine disse: “Li-Li, ti aiuterò a risolvere il problema, ma devi ascoltarmi ed ubbidire a tutto ciò che dirò”.

Li-Li disse “Va bene signor Huang, farò qualsiasi cosa mi dirà”. Il signor Huang andò nella stanza sul retro e tornò dopo pochi minuti con un pacco di erbe. Disse a Li-Li “Non puoi usare un veleno veloce per sbarazzarti di tua suocera, perché le persone sospetterebbero di te. Quindi, ti darò un certo numero di erbe che lentamente rilasceranno veleno nel suo corpo. Ogni giorno preparerai dei pasti deliziosi e metterai un po’ di queste erbe nel suo piatto. Ora, per essere sicuri che nessuno sospetti di te quando muore, devi stare sempre attenta ad agire in modo molto amichevole verso di lei. Non discutere, ubbidisci ad ogni suo desiderio e trattala come una regina”.

Li-Li fu contenta. Ringraziò il signor Huang e scappò a casa per dare inizio al suo piano per uccidere la suocera. Le settimane passarono e così i mesi, e ogni due giorni, Li-Li serviva il cibo preparato apposta per la suocera. Ricordava sempre quello che il signor Huang le aveva detto per evitare i sospetti, e questo scopo controllava le sue cattive reazioni, ubbidiva a sua suocera e la trattava come fosse sua madre. Dopo sei mesi, l’ambiente domestico era completamente cambiato. Li-Li aveva continuato a controllare le sue reazioni così bene che si ritrovò a non sentirsi più arrabbiata. Non aveva avuto discussioni con la suocera per tutti e sei i mesi, perché ora sembrava molto più gentile e più disponibile.

L’atteggiamento della suocera verso Li-Li cambiò, ed iniziò ad amarla come se fosse la sua stessa figlia. Continuava a dire ad amici e parenti che Li-Li era la migliore nuora che potesse trovare. Li-li e sua suocera si trattavano reciprocamente come tra madre e figlia. Il marito di Li-Li era felice di vedere ciò che stava accadendo. Un giorno, Li-Li passò a trovare il signor Huang per chiedergli ancora aiuto. Disse: “Caro signor Huang, per favore aiutatemi ad evitare che la pozione avveleni mia suocera. È cambiata così tanto, ed ora è una donna veramente gentile. L’amo come fosse mia madre. Non voglio che muoia a causa del veleno che le ho dato.” Il signor Huang sorrise e scosse la testa “Li-Li, non devi preoccuparti della pozione. Non ti ho mai venduto delle erbe velenose. L’unico veleno era quello presente nel tuo cuore, ma ora sei riuscita a estirparlo”.

Idea forza

La vera Pace viene dallo sforzo quotidiano del cuore

Padre Nostro
Maria, regina della Pace, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

La bella notizia di oggi: il santo del giorno, San Giuseppe da Copertino

Se proviamo la fatica dello studio, o c’è qualche materia in cui proprio pensiamo di non farcela, allora San Giuseppe da Copertino è il santo che fa al caso nostro. Giuseppe nacque nel 1603 a Copertino, in Salento. Ben
presto sentì il desiderio di farsi sacerdote. Ma nessuno lo accoglieva, data la sua difficoltà negli studi: sapeva appena leggere e scrivere. Quando dovette superare l’esame per il diaconato davanti al vescovo, accadde che a Giuseppe, il quale non era mai riuscito a spiegare il Vangelo dell’anno liturgico tranne un brano, il vescovo aprendo a caso il libro domandò il commento delle frase: “Benedetto il grembo che ti ha portato”, che era proprio l’unico brano che egli era riuscito a spiegare. Attraverso di lui avvennero numerosi miracoli. Lui stesso si elevava da terra quando pregava o quando sentiva il nome di Gesù e Maria. È patrono degli studenti. A lui puoi chiedere aiuto nella tua vita scolastica, con la preghiera che proponiamo qui sotto. L’unica condizione per farla è… mettercela tutta!

Parole chiave

Dio ti è vicino nel tuo studio

O san Giuseppe da Copertino,
amico degli studenti e protettore di chi fa gli esami,
vengo ad implorare da te il tuo aiuto.
Tu sai, per tua personale esperienza,
quanta ansietà accompagni l'impegno dello studio (degli esami)
e quanto facili siano il pericolo dello smarrimento intellettuale e dello scoraggiamento.
Tu che fosti assistito prodigiosamente da Dio
negli studi e negli esami
per l'ammissione agli Ordini sacri,
chiedi al Signore
luce per la mia mente e forza per la mia volontà.
Tu che sperimentasti tanto concretamente
l'aiuto materno della Madonna, Madre della speranza,
pregala per me,
perché possa superare facilmente
tutte le difficoltà negli studi e negli esami.
Amen.

Momento di silenzio.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

Sette anni fa venne portato a compimento il recupero della nave Costa Concordia, che si era incagliata presso l’isola del Giglio per una manovra nautica totalmente irresponsabile, causando tragicamente la morte di diverse persone. Come è impressionante pensare all’opera ingegneristica necessaria a raddrizzare una imbarcazione di quelle dimensioni, così è spesso difficile affrontare e pensare di rimediare ai nostri piccoli o grandi errori…

Parola chiave

Rialzarsi

Riflessione

Tuttavia noi cristiani sappiamo che di fronte agli errori e ai peccati che possiamo compiere, anche i più gravi, abbiamo una risorsa in più. È una Persona che rimane sempre al nostro fianco: Gesù Cristo, l’Amico fedele che non ci abbandona mai. Lui in particolare ci aspetta nel sacramento della Confessione, detto anche della Riconciliazione perché ci regala il Perdono del Padre e ci reinserisce in quel rapporto di amicizia con Dio che abbandoniamo peccando. E questo perdono non solo cancella il nostro peccato, ma ci dà nuova forza per navigare con più entusiasmo di prima (è una Forza che viene dall’alto, che si chiama Grazia di Dio) “nel mare” della nostra esistenza. Non perdiamo questa opportunità di riconciliarci con Dio, di confessarci… in parrocchia, o anche quando viene don Antonio Forgione a scuola. Cosa aspettiamo?

Momento di silenzio.

Padre Nostro
Maria, madre della Chiesa, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Beato Luigi Caburlotto, prega per noi.

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